https://www.lindipendente.online
Una verifica fiscale condotta da Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate è ancora in corso ai danni della multinazionale del farmaco Pfizer. L’accusa, secondo quanto riportato in anteprima dal media finanziario americano Bloomberg, sarebbe quella di aver evaso 1,2 miliardi di euro di tasse in Italia, distraendo i fondi a capo della divisione italiana della multinazionale, la Pfizer Italia Srl, verso altre divisioni estere negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi.
Il periodo sotto indagine sarebbe quello relativo agli anni 2017, 2018 e 2019. In questi tre anni di esercizio – quindi antecedenti agli incassi ottenuti dal vaccino anti Covid – la multinazionale farmaceutica che ha il proprio quartier generale a Manhattan, New York, avrebbe sistematicamente trasferito i ricavi generati dal mercato italiano, e fatturati dalla Pfizer Italia Srl, verso le controllate Pfizer Production LLC e Pfizer Manifacturing LLC con sede nel Delaware (USA) e nei Paesi Bassi per evitare di pagare allo stato italiano le tasse sui profitti.
La notizia al momento non è stata commentata ufficialmente né dal colosso farmaceutico, né dalle autorità italiane. Tuttavia una portavoce della multinazionale ha confermato le indagini in corso a Bloomberg, provando – come prevedibile – a derubricarle a questioni di routine. «Le autorità fiscali italiane controllano e indagano regolarmente sulle tasse Pfizer e Pfizer collabora con tali controlli e indagini – ha affermato la portavoce Pam Eisele – Pfizer è conforme alle leggi e ai requisiti fiscali italiani». Naturalmente il fatto che una indagine sia stata avviata non significa automaticamente che sarà riscontrato un illecito, ma evidentemente Guardia di Finanzia e Agenzia delle Entrate intendono vederci chiaro.
La divisione italiana di Pfizer impiega circa 2.000 persone. L’azienda dispone di uno stabilimento nelle Marche centrali, dove produce pillole per il cancro e per i disturbi del sistema nervoso, e uno a Catania che produce farmaci iniettabili sterili come gli antibiotici.
Nessun commento:
Posta un commento