martedì 25 ottobre 2022

Vaccini: come hanno giocato a dadi sulla vita umana

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Con la guerra in Ucraina, il rialzo dei prezzi, la nuova povertà incombente e con il tentativo di mettere un tappo al vaso di Pandora della pandemia, ci si è quasi scordati del carteggio tra la Pfizer e la Fda americana che solo grazie a un giudice si è riusciti ad ottenere, sia pure a tranche che  ci metteranno quasi un anno ad arrivare. Ma già adesso che la documentazione consegnata comprende circa 200 mila fogli si intravede con molta chiarezza l’azzardo criminale  che l’industria farmaceutica e le burocrazie di controllo completamente infiltrate dalla prima, hanno attuato ai danni delle persone con l’introduzione di sieri genici non ben studiati per alcuni versi, noti invece a causa dei danni che producono per altri e infine sostenuti con una narrazione bugiarda riguardo agli effetti e all’efficacia di questi pseudo vaccini.

Il materiale è così abbondante che non si da dove cominciare. Potremmo farlo partendo dal tatto che il segmento di mRna che ordina alle cellule di fabbricare le proteine del virus per stimolare poi una risposta immunitaria non è una Rna messaggero naturale: è del tutto artificiale senza però che siano state studiate le possibili conseguenze e si è corso un rischio di entità sconosciuta. Perché questo mRna è artificiale? Perché una delle quattro basi naturali, ovvero l’uracile è stata sostituita N1-metil-pseudouridina per rendere più stabile e più duratura la sequenza e garantire meglio la produzione della spike . Questo è importante perché Pfizer ha deciso di non condurre nessuno studio sulla degradazione di questo Rna combinato nell’organismo umano e  nemmeno sulla degradazione della proteina spike o dei nanolipidi che proteggono la sequenza genica Questo ha provocato pessime soprese, perché la resistenza di questo mRna particolarmente resistente si diffonde ben oltre il sito di iniezione, non si degrada facilmente  e comincia a produrre proteine spike in una concentrazione completamente sconosciuta e incontrollabile. Da notare che questa proteina virale è tossica, può portare all’ apoptosi cellulare e dunque all’insufficienza d’organo e alla morte, ma oltre tutto non dovrebbe essere usata come bersaglio del sistema immunitario vista la sua estrema variabilità. Questo lo si sapeva fin dalla Sars cov1, ma ciò nonostante per fare in fretta e arrivare col vaccino pronto prima che la narrazione covid si smontasse da sola, tutto ciò che si sapeva è stato trascurato e ciò che non si sapeva non è stato approfondito. Per cui, con queste cosiddette vaccinazioni si rischia di creare uno scenario molto peggiore rispetto a quello della normale infezione.

Anche le particelle nanolipidiche  che circondano la sequenza genica sono dannose e già nel 2013, molto prima della pandemia di Covid dichiarata politicamente, è stato stabilito che le nanoparticelle lipidiche (LNP), entrano nelle ovaie e le danneggiano. Non solo, ma sono in grado di attraversare la barriera emato -encefalica e  quella della placenta. Perdi più non ci sono schede di sicurezza per i nanolipidi utilizzati e non esistono studi sul loro comportamento quando vengono iniettati.

Non stupisce a questo punto che si sia fatto di tutto per nascondere le magagne: nei primi 3 mesi dall’inizio della campagna vaccinale globale nel dicembre 2020 (cioè da dicembre 2020 a fine febbraio 2021), Pfizer ha ricevuto 42.086 case report sugli effetti collaterali , dai quali si deduce che 1223 persone sono certamente morte, (di altre  9.400 non si sa se siano ancora in vita), mentre altre 520 persone hanno subito danni gravi e permanenti. Sono morti più soggetti vaccinati  rispetto al gruppo placebo e principalmente per infarto. Complessivamente, quattro volte più persone nel gruppo che testavano il vaccino reale a mRNA  sono morte di infarto rispetto al gruppo placebo. E non solo. Già a dicembre 2020, Pfizer era consapevole che le vaccinazioni non funzionavano perché uno degli effetti collaterali più comuni era proprio il Covid, E come se ciò non bastasse a decretare il fallimento dell’operazione alla fine di febbraio 2021, Pfizer sapeva che sui  42.086 report  in 1.625 casi il prodotto non ha innescato la reazione immunitaria desiderata. Inoltre, si sono verificati 3.067 casi di covid a fallimenti vaccinali, 2.585 casi di gravi effetti collaterali. Non si capisce come la Fda abbia potuto continuare a mantenere l’approvazione di fronte a questo panorama chiaramente fallimentare e molto pericoloso per le persone. Addirittura un report post marketing viene riportato  un fatto curioso: la riassunzione temporanea da parte di Pfizer di 1800 dipendenti proprio per per registrare ed elaborare le reazioni avverse che erano in numero totalmente inaspettato.

Ancora di peggio si può dire sulla vaccinazione in gravidanza: era noto fin dall’inizio che la proteina spike si lega al recettore ACE2 e potrebbe quindi agire teoricamente anche come un ACE-inibitore. che sono controindicati durante  perché possono causare danni ai reni e malformazioni dello scheletro e del cranio. I nati morti e gli aborti stanno aumentando a un ritmo allarmante. Il farmaco quindi non avrebbe mai dovuto essere somministrato a donne in gravidanza. In realtà sebbene questo fosse un pericolo reale, le donne in gravidanza sono state escluse dagli esperimenti sui vaccini, ci si è limitati a fare dei test su 44 ratti i cui feti presentavano malformazioni. Casualmente durante i frettolosi test sono state sono state vaccinate anche 270 donne di cui non si era riconosciuto o stato di gravidanza ( tanto per capire quale sia stato lo scrupolo generale). Di queste si hanno dati solo 36 casi (32 gravidante e 4 bambini), I dati sugli eventi avversi al 31/03/2021 mostrano che 11 delle donne vaccinate hanno subito un aborto spontaneo. Non sono disponibili dati sull’ulteriore decorso delle restanti gravidanze, ma appare del tutto criminale che nonostante questo sia stata consigliata la vaccinazione in gravidanza.

Insomma pian piano sta venendo il sottofondo verminoso di un’operazione politica attuata per via sanitaria e cominciano ad essere formulate le prime domande di base: come sia possibile che quattro società (AstraZeneca, Johnson & Johnson, Moderna, Pfizer/BioNTech) utilizzino la medesima  proteina ad Rna modificato (modRna)  quando presumibilmente lo hanno sviluppato indipendentemente. E come è stato possibile che tutte abbiano commesso il medesimo errore nell’usare una proteina nota per essere dannosa per l’organismo e per giunta cos’ variabile da essere inadatta per l’immunità desiderata? Cosa sapevano i governi e cosa sapeva l’Ue? Per quanto rigurada quest’ultima domanda abbiamo solo un contratto tipo fatto da Pfizer con la Slovenia nella quale si dice chiaro e tondo: ” Lo Stato membro partecipante riconosce inoltre che gli effetti a lungo termine e l’efficacia del vaccino sono attualmente sconosciuti e che il vaccino potrebbe avere effetti indesiderati attualmente sconosciuti. Inoltre, nella misura applicabile, lo Stato partecipante riconosce che il vaccino non sarà prodotto in serie”. L’ultimo passaggio vuol dire che il vaccino effettivamente venduto non sarò lo stessso utilizzato nelle sperimentazioni cliniche. Insomma cosa da galera,

 

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