venerdì 28 ottobre 2022

In Norvegia quasi tutti vaccinati, ma crescono tutte le patologie

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Si sa che molti medici e scienziati sono stati messi all’indice perché hanno osato sostenere che le pseudo vaccinazioni con i sieri a mRna invece di difendere dal covid avrebbero ridotto le capacità del sistema immunitario rendendo le persone più deboli rispetto a qualsiasi tipo di infezione, ma anche  -è questo è davvero paradossale – rispetto allo stesso covid. Del resto questa possibilità è apparsa nel carteggio tra Pfizer e la Fda per l’approvazione sia pure in via di emergenza del vaccino, una cosa che oggi acquista un significato sinistro: che senso hanno vaccini che potrebbero facilitare la malattia? E le prove cominciano ad accumularsi. giorno per giorno . A parte gli eccessi di mortalità che sono stati riscontrati in Inghilterra, Scozia e Galles e in altri Paesi che possono essere attribuiti i agli effetti deleteri dei sieri genici specie sull’apparato cardio vascolare, ora in Norvegia sembra di essere dentro a un’epidemia delle più varie patologie: “Sono preoccupato. Abbiamo già raggiunto il numero di pazienti che ci aspettavamo solo per il 2025”, afferma Jørn Einar Rasmussen, capo dell’Associazione norvegese per la medicina acuta e ambulatoriale. Attualmente, lo specialista del pronto soccorso sta lavorando al Drammen Hospital e fa riferimento a una tendenza preoccupante: “Non abbiamo mai meno di 100 pazienti al giorno. Ci sono adulti con ogni tipo di disturbo. E non capiamo perché “, dice Rasmussen.

Anche tutti gli altri ospedali del Paese segnalano un misterioso aumento del numero di pazienti, ma pochissimi sono malati di covid, mentre in generale sono rappresentate tutte le patologie senza una particolare focalizzazione su qualche tipologia. Naturalmente all’aumento dei malati corrisponde fatalmente anche un aumento della mortalità che in Norvegia è arrivato quest’anno a un + 10 per cento.  È più di quanto ci aspettassimo. Le cifre sono in parte inspiegabili “, afferma il demografo Anders Sønstebø di Statistisk Sentralbyrå [l’agenzia statale di statistica]. “Penso che nel 2022 potremmo dover ridurre l’aspettativa di vita per entrambi i sessi”, afferma Sønstebø. E almeno per la Norvegia si tratta per la prima volta da 27 anni.

Nonostante tutto questo la cosa assolutamente preoccupante è che molti medici non è che non capiscano le ragioni di queste cifre, ma che non le vogliono capire, che sono ancorati a questa narrazione pandemica oltre ad ogni evidenza- Per esempio per restare in Norvegia si tenta si consiglia la quarta dose e si fanno i salti mortali con la statistica: dal momento che in Norvegia la pandemia così che per esempio in Norvegia la pandemia ha fatto pochissime vittime ( e magari anche meno rispetto al fatto che qualsiasi decesso in presenza di covid veniva attribuito al covid) mentre la mortalità ha cominciato ad aumentare quando sono scattate le campagne vaccinali. Ma si tenta di salvare capra e cavoli si sostiene che potrebbe essere un effetto tardivo della pandemia. Siamo in pieno burlesque sanitario, pur di non dover ammettere la verità. Non si ha bene l’idea di quanto  possa essere scaduta la professione medica come quando si sente dire che probabilmente sono morte più persone vaccinate perché rispetto a un anno prima erano più vecchie e dunque più vulnerabili o come quando il vicedirettore sanitario del Drammen Hospital dice che tutto riflette “una maggiore incidenza di malattie nella popolazione” il che non è una spiegazione, ma è ciò che dovrebbe essere spiegato. siamo ormai dentro un pensiero magico e formule ipnotiche.

Per fortuna esiste la statistica generale che almeno pr quanto riguarda il settore demografico  fornisce un quadro più esatto della situazione e mette in difficoltà sacerdoti e chierichetti di una narrazione che non sta proprio in piedi.

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