domenica 26 giugno 2022

Angelo Bonelli. Il Governo sa da inizio anno della siccità, ma ancora oggi è immobile.

L’Ue aveva inviato al Governo italiano un rapporto scientifico. Da allora, nulla.

Il Governo sa da inizio anno della siccità, ma ancora oggi è immobile

 

Una classe politica di governo inadeguata, e moralmente censurabile, non sta affrontando la grave crisi climatica i cui effetti oggi subiamo con la siccità. Mentre i nostri fiumi si sono trasformati in corridoi di sabbia, la desertificazione avanza in molte parti del nostro paese e l’agricoltura è in difficoltà il governo sino ad oggi non ha deciso cosa fare e le uniche azioni che si registrano sono le ordinanze di alcuni sindaci.Il ministro Cingolani già da marzo 2022 sapeva del disastro idrico che l’Italia avrebbe subito in questi giorni. L’Ue aveva inviato al Governo italiano un rapporto scientifico, elaborato sulla base dei dati Copernicus, in cui si avvertiva che nei mesi successivi si sarebbero determinate condizioni molto gravi di siccità. Il titolo del documento non lascia dubbi “Drought in northern Italy “ ovvero “Siccità nel Nord Italia”. Non c’era bisogno di leggere il rapporto della UE per capire che saremmo andati incontro ad una catastrofe idrica causata dalla siccità.

La forte riduzione delle precipitazioni di pioggia e neve, rispettivamente del -60% e -80% rispetto alla media stagionale, erano l’inequivocabile indicatore del dramma cui saremmo andati incontro. Nel documento UE si legge: “il deficit di pioggia e neve durante il passato inverno sta devastando le principali aree rurali del Nord Italia, con i grandi invasi di acqua riempiti a livelli minimi e ben al di sotto della loro capacità“. Il rapporto UE aveva avvisato delle conseguenze energetiche legate alla siccità: “la maggior parte dei giacimenti è al di sotto dei valori minimi quantità di energia immagazzinata di 774 GWh a inizio marzo 2022, il 27,5% in meno rispetto al minimo di 8 anni fa (1068 GWh).” Di fronte la drammatica situazione della siccità, e nonostante fosse nota da tempo, il ministro Roberto Cingolani, nei giorni scorsi non ha trovato di meglio di definirsi preoccupato e annunciare che il Governo attiverà “un Tavolo politico istituzionale di alto profilo, per fare un quadro d'insieme delle misure a livello nazionale.” Di tavoli istituzionali l’Italia è piena. Perché il governo non ha adottato nei mesi scorsi quei provvedimenti necessari per fronteggiare un’emergenza che sapeva che sarebbe arrivata? In Italia perdiamo 104.000 litri di acqua al secondo per circa 9 miliardi di litri al giorno, un dato inaccettabile, un vero crimine. Con oltre il 40% di acqua persa dai 500 mila km di rete e acquedotti colabrodo, potremmo da bere a una popolazione di 44 milioni di persone. Avremmo bisogno di 20 miliardi di euro per riparare e sostituire le nostre reti idriche ma il governo nel Pnrr ha stanziato solo 900 milioni di euro più altri 882 milioni nel React EU e nella legge di bilancio. L’Italia ha bisogno di un piano nazionale per gli invasi d’acqua, utilizzando i bacini esistenti, ed è scandaloso che recuperiamo solo l’11% dell’acqua piovana quando potremmo arrivare a superare il 50%. La separazione delle reti fognarie da quelle per la raccolta dell’acqua piovana non è attuata, perdiamo così importanti quantità di acqua. La forte cementificazione ha impermeabilizzato il nostro territorio, riducendo la capacità di rigenerazione delle falde idriche, mentre il nostro reticolo idrografico non è tutelato ed è sottoposto in molte parti a prelievi abusivi.  Non si utilizzano le acque reflue depurate per destinarle agli usi agricoli e industriali e sprechiamo tanta acqua che potrebbe essere destinata agli usi umani. L’acqua è un bene comune e la sua gestione dovrebbe essere sottratta dalla logica del mercato, città come Parigi e Berlino gestiscono direttamente l’acqua, purtroppo il Ddl concorrenza ha messo in discussione l’esito referendario del 2011. La crisi climatica ci sta portando il suo conto ma nel governo Draghi ministri come Giorgetti e Cingolani, che hanno definito la transizione ecologica un bagno di sangue, continuano la loro guerra al clima proponendo la proroga al 2040 lo stop alla vendita delle auto diesel e benzina e a fermare gli investimenti sulle energie rinnovabili. Ci stanno rubando il futuro.

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