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Sembra che tra i media italiani si stia imponendo un nuovo format, quello che vede le immagini di film e videogiochi straripare scompostamente all’interno di telegiornali e programmi di approfondimento. Ad inagurare il nuovo stile era stato Enrico Mentana,
nell’ormai celebre maratona dedicata ai fatti del 6 gennaio, quelli
dell’assalto al Campidoglio americano, quando il direttore del di TG di
La7 aveva mandato in onda le immagini del film Project X scambiandole per fimati reali.
Poi era stato il turno del TG2, che lo scorso 24 febbraio in ben due edizioni del telegiornale aveva trasmesso le immagini di una pioggia di bombe sulla città di Kiev. Peccato che in quel caso i filmati provenissero nientemeno che da un videogioco, War Thunder.
La scorsa settimana questa curiosa attitudine da parte dei media mainstream ha raggiunto una nuova vetta con la mappa di un gioco da tavolo spacciata per la sezione sotterranea dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Se nel caso dei filmati appena citati gli autori delle sviste si erano potuti nascondere dietro la scusa del disordine delle immagini in arrivo dalle agenzie o dietro la disattenzione di un tecnico, nel caso della mappa dell’Azovstal ci troviamo di fronte a un episodio di clamorosa sciatteria giornalistica, dato che l’immagine non solo è stata trasmessa, ma anche commentata in studio, con toni seri e compassati.
Sono ben 3 le trasmissioni nazionali che nel corso della settimana appena trascorsa hanno mostrato la mappa immaginaria spacciandola per vera: Controcorrente, in onda su rete4, Piazza pulita in onda su La7 e Porta porta su Raiuno.
L’immagine proviene dall’ assortimento promozionale di un gioco di ruolo, Blackout,
ambientato in un mondo post-apocalittico in cui i protagonisti devono
battersi contro dei parassiti, tentando di sopravvivere a situazioni
estreme. Il gioco era stato presentato su Kickstater per ottenere i finanziamenti necessari a produrlo su scala commerciale, ma non era riuscito a raccogliere la cifra necessaria. Va detto che da parte della redazione di Piazza Pulita è arrivato un post di scuse su Twitter, scuse non pervenute invece da Bruno Vespa e dalla redazione di Controcorrente.
Un ulteriore interrogativo riguarda chi abbia tradotto la mappa, con i suoi fantasiosi livelli (“stazione di monitoraggio”, “coltivazioni”, “laboratori di riparazioni”…) dall’inglese in italiano.
L’immagine aveva infatti iniziato a circolare tra alcuni account russi
su Twitter all’inizio di aprile, per poi approdare nelle trasmissioni
appena citate nella traduzione italiana. Risulta quantomeno
lecito supporre che proprio una delle trasmissioni citate si sia anche
presa la briga di tradurre l’immagine in italiano. Al di là
dell’errore, stupisce come trasmissioni che sono pronte a bollare come
fake-news fatti anche ben documentati che non risultino funzionali alla
propria linea editoriale, possano dare per vera una mappa di quel
genere, trasmetterla e commentarla in prima serata senza nemmeno
prendersi il disturbo di una verifica tramite una semplice ricerca per
immagini.
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