Avete presente quei film dove c’è un tritacarte che riduce i documenti compromettenti in coriandoli e striscioline prima dell’irruzione della polizia? Ecco, se vi informate sulla grande stampa dopo le prime pagine munitevi di forbici, colla (e lente d’ingrandimento).
(Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano)
Quindi, sfogliate, tagliuzzate, mettete in relazione una frase qui e una là, compattate il tutto e alla fine capirete che ci aspetta un futuro, diciamo, di melma. Domanda a caso: nei prossimi mesi riceveremo sufficiente energia per non inceppare la produzione industriale e la vita delle famiglie? Risposta complicata? Tranquilli, abbiamo lavorato per voi. “Il rischio di un blocco totale del gas da parte della Russia è ormai il vero incubo dell’Ue” (Repubblica). Ma niente paura, poiché “Bruxelles risponde con il bando sul petrolio. Scatterà da settembre” (be’, allora siamo a cavallo). “Se venisse a mancare il gas russo, al netto di tutte le contromisure studiate per attutire le conseguenze, nei prossimi mesi il governo sarebbe costretto a razionare le scorte” (Corriere della Sera). “Già dal primo maggio vengono adottate alcune misure. C’è una prima stretta sui termosifoni e condizionatori delle pubbliche amministrazioni e delle scuole”. Ottimo, andiamo verso l’estate e dunque sul riscaldamento possiamo stare tranquilli, tanto più che le scuole saranno chiuse. “Subito più carbone, poi nuovi alleati. Così l’Italia non resterà a secco” (Repubblica).
Infatti, “c’è un piano che arriva a metà dell’anno prossimo, di più largo respiro, perché punta a una situazione strutturale: trovare Paesi produttori in grado di sostituire più della metà del gas al momento garantito da Mosca”. Metà dell’anno prossimo?
“Il presidente Biden ha costituito una task force per fornire gas liquido all’Europa” (Repubblica). Anche se “per reggere il ritmo dei nuovi arrivi di gas via nave, l’Italia dovrà dotarsi di due nuovi rigassificatori”. Tempi di realizzazione: un paio d’anni. “Gli Usa all’Europa ‘Vi aiuteremo’” (Repubblica). Infatti, dopo il colloquio con la “Confindustria del gas americano” il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, ha dichiarato che “le aziende americane hanno detto di potere incrementare la produzione fino al 15 per cento aggiuntivo rispetto a quello attuale, entro il 2030”. Appena otto anni e abbiamo svoltato.Nel frattempo meglio dotarsi di un ventilatore a pile e, per il prossimo inverno, del vecchio caro camino a legna.
Nessun commento:
Posta un commento