sabato 30 aprile 2022

Vaccinazione dei giovani e gravi malattie cardiache: Israele conferma il collegamento

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Le miocarditi sono state da sempre indicate come uno degli effetti avversi per i vaccini mRNA utilizzati per combattere il covid-19. però quanto sono gravi questi effetti avversi nei giovani?

Una ricerca storica, quindi su dati ormai consolidati, è stata condotta su un ampio campione dai servizi medici emergenziali dello stato di Israele che, come sappiamo, ha condotto una forte campagna vaccinale anche nei giovani. Lo studio ha comparato il numero di fatti cardiaci e di sindromi cardiache acute partendo dal 2019 su un arco di 14 mesi, proprio per poter valutare i dati sia in corrispondenza con le varie ondate di covid, sia con il periodo prima del covid stesso.  I risultati dello studio sono molto interessanti e possono essere riassunti nei seguenti due grafici:

Sun, C.L.F., Jaffe, E. & Levi, R. Increased emergency cardiovascular events among under-40 population in Israel during vaccine rollout and third COVID-19 wave. Sci Rep 12, 6978 (2022). https://doi.org/10.1038/s41598-022-10928-z

 

Sun, C.L.F., Jaffe, E. & Levi, R. Increased emergency cardiovascular events among under-40 population in Israel during vaccine rollout and third COVID-19 wave. Sci Rep 12, 6978 (2022). https://doi.org/10.1038/s41598-022-10928-z

 

Già visivamente è evidente un collegamento fra gli eventi cardiaci gravi nelle persone dai 16 ai 39 anni e campagne vaccinali. Del resto la miocardite rende il cuore più prono a questo tipo di eventi. La ricerca viene a evidenziare come vi sia un incremento del 25% dei casi cardiaci gravi fra i giovani vaccinati, un valore tutt’altro che secondario e che dovrebbe essere preso in debita considerazione. Notiamo che la rilevazione è stata fatta in un paese notoriamente molto  positivamente inclinato verso i vaccini e coinvolge un organo ufficiale. Quindi effettivamente le vaccinazioni stanno avendo degli effetti cardiaci rilevanti nei giovani, che in Italia vengono ignorate o peggio irrise ufficialmente. Non bisogna essere stupiti che poi i media ufficiali siano visti con la massima sfiducia da un’ampia parte del pubblico.

 

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