sabato 30 aprile 2022

LE MISURE DAL PRIMO MAGGIO: TUTTO CAMBIA PERCHÉ NULLA CAMBI

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primo maggio

Firmata l’ordinanza del ministro della salute Roberto Speranza, come un cane che non vuole mollare l’osso, il Governo italiano sembra fare di tutto per non abbandonare le misure restrittive. Pur non potendosi rimangiare tutte le promesse, l’esperienza dell’emergenza sanitaria fatica a essere sorpassata.

Così il simbolo delle quarantene e del distanziamento sociale, la mascherina, continua a rimanere nelle nostre vite.

Dove rimane l’obbligo di mascherina

Dal primo maggio e fino al 15 giugno resterà ancora in vigore l’obbligo di mascherina al chiuso. Ffp2 per le strutture sanitarie, il trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, nei cinema, teatri, locali di intrattenimento, concerti, eventi e competizioni sportive al chiuso.

Obbligo che resta anche per studenti e insegnanti, fino alla fine dell’anno scolastico. In questo caso libertà di scelta sul tipo di mascherina, insomma niente storie per chi porta quella chirurgica.

Dove decade l’obbligo di mascherina

Non più obbligatorie, ma raccomandate invece, le mascherine sul posto di lavoro, pubblico e privato. Per quest’ultimo settore si lascia poi totale autonomia nel perseguire l’obbligo oppure no.

Quindi per stadi, palazzetti, negozi, supermercati, ristoranti e vari servizi niente più mascherina, o almeno per i clienti.

Perché se l’azienda o il datore di lavoro decide di restarci affezionato, rimarrà quella spiacevole sensazione di essere circondati da uomini e donne imbavagliate, come a rimarcare la differenza fra servo e padrone.

Gli altri cambiamenti dal primo maggio

Dal primo maggio poi niente più green pass, anche se continuerà a esistere perché ancora obbligatorio per l’ingresso nelle RSA fino alla fine del 2022.

Obbligo vaccinale ancora in vigore per over 50, forze dell’ordine e comparto scuola fino al 15 giugno, con multa dei 100 euro sempre presente. Per gli operatori sanitari il vaccino resta un requisito per poter lavorare fino al 31 di dicembre.

Prorogato lo smart working nella “modalità semplificata”, ovvero senza la necessità di un accordo fra lavoratore e settore privato. Se prima il lavoro agile doveva abbandonarci a giugno, adesso la scadenza slitta fra due mesi, al 31 di agosto.

Per quanto riguarda invece i viaggi, decade il Passenger Locator Form, il modulo utilizzato fin ad ora per chi voleva entrare o partire per l’estero, che chiedeva un tampone negativo.

Ecco in sunto le misure che entreranno in vigore dal primo maggio, che continuano a lasciare l’amaro in bocca. Assodato che qui poco c’entra la salute dei cittadini e che le giustificazioni sanitarie mancano, l’Italia resta fra gli ultimi Paesi a rimanere attaccata alle misure anti-Covid.

 

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