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Stiamo rinunciando, contrariamente alla Germania, al gas russo! Non ci sono sostituzioni possibili!Questo governo vuole massacrare l’industria manifatturiera italiana (concedendo un vantaggio enorme alle altre manifatture, quella tedesca in primis) e dare il colpo finale a quel che resta del nostro tessuto produttivo. Si sono dichiarati, in più occasioni, disposti a introdurre il razionamento dei consumi nel nostro Paese. Ci aspettano inflazione a due cifre (senza scala mobile…vedi il mio Sinistre mutazioni genetiche), chiusure, fallimenti seriali e licenziamenti di massa. Conoscendoli non è difficile immaginare a quali condizioni ci concederanno una piccola quota di sopravvivenza (lascia passare verde, idPay: tessere fasciste 2.0). La forza della propaganda ha indotto a temere la covid come la peste nascondendo le cure mentre oggi anestetizza i più a non temere le conseguenze economiche e militari della nostra partecipazione belligerante al conflitto in corso. I più sembrano ignari dell’entità e della gravità delle conseguenze di chi sceglie per noi, contro di noi. La guerra economica ci sta portando velocemente ad una economia di guerra. Non possiamo permetterlo! Si tratta di un attentato alla sicurezza nazionale!
Di seguito, l’intervista per la trasmissione Fuori dal Coro (Rete4 di Mario Giordano) a Demostenes Floros, Senior Energy Economist del Centro Energia Ricerche CER, andata in onda ieri sera in apertura. Come affermano Davide Tabarelli (Nomisma) e Salvatore Carollo (ex dirigente ENI) non ci sono sostituzioni possibili.
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