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Si tratterebbe di un attacco russo quello lanciato ieri, alle 19,30 locali, nella zona nord occidentale della città di Kiev: la zona interessata sarebbe quella dell’ambasciata britannica e e del ministero degli Esteri.
Il raid, che secondo il Sole24Ore sarebbe stato confermato da Mosca, è arrivato esattamente al termine della conferenza stampa congiunta del presidente ucraino Zelensky e del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che si trovava in visita in Ucraina.
“Subito dopo la fine dei nostri colloqui a Kiev, i missili russi sono volati nella città.” – ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – “Cinque missili. Questo la dice lunga sul vero atteggiamento della Russia nei confronti delle istituzioni globali, sugli sforzi della leadership russa per umiliare le Nazioni Unite e tutto il resto che l’organizzazione rappresenta. E quindi serve una risposta appropriata e potente”.
Il segretario generale dell’Onu intercettato dalla tv portoghese Rtp, ha dichiarato : ” L’attacco missilistico russo di questa sera a Kiev mi ha scioccato. Non perché ci fossi io, ma perché Kiev è una città sacra sia per gli ucraini che per i russi”.
Contemporaneamente il capo dell’amministrazione regionale Maksym Marcenko. riporta la notizia di un attacco simultaneo alla città di Odessa, dove invece tre missili sarebbero stati abbattuti dalla contraerea ucraina.
“La Russia ha colpito Kiev con missili cruise proprio quando il segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e il primo ministro bulgaro, Kiril Petkov, visitavano la nostra capitale. Con questo atroce atto di barbarie la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo”. Lo ha dichiaratoin un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Tanta paura e tanto sdegno insomma ma ancora non sono state rese note eventuali vittime. Sembra infatti che olrre a danni a strutture, si contino circa una decina di feriti. A caldo infatti si è parlato di almeno un morto e molti feriti, per poi ridimensionare tutto ad una decina di feriti e un edificio residenziale “parzialmente distrutto dai bombardamenti”.
Si è parlato di una provocazione di Mosca all’Occidente, di un’umiliazione per l’Onu, di un tentativo della Federazione di interrompere qualsiasi trattativa, ma anche se così fosse, sarebbe la conseguenza, ancora una volta, ai continui incitamenti all’odio perpetrati dalla Nato, tra forniture di armi e dichiarazioni belligeranti, fin dal primo giorno dell’operazione speciale ucraina.
Il segnale della Russia appare chiaro, il tempo delle sfilate e dei giochetti sottobanco con Kiev sta diventando pericoloso.
ANTONINO ALBANESE
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