“Kick-off” con Parisi e Di Maio per i vincitori del concorso: 55 pagine da studiare, ma non sanno ancora quando cominceranno a lavorare. Irrisolto il nodo dei navigator campani.
Cinquantacinque
pagine (figure comprese), per cominciare a muovere i primi passi da
navigator. Il manuale operativo distribuito dall’Anpal ai suoi neo
assunti somiglia molto a un libro dei compiti per le vacanze.
E l’associazione non è casuale, visto che ad oggi - in occasione del ‘calcio d’inizio’ tenutosi a Roma, o meglio all’americana “kick-off”, come lo pronuncia il presidente Mimmo Parisi – i 2.978 navigator (meno i 471 campani che ancora non sono stati assunti) non sanno con precisione dove passeranno il mese di agosto e se dovranno lavorare, studiare o fare contemporaneamente entrambe le cose.
La scorsa settimana hanno firmato un contratto di collaborazione che garantirà loro uno stipendio fisso fino ad aprile 2021, ma al momento non sanno quale sarà il loro effettivo primo giorno di lavoro e nemmeno la data precisa in cui prenderanno la loro prima busta paga.
L’unico impegno ufficialmente comunicato è stato quello della partecipazione a una delle tre giornate di orientamento e formazione organizzate il 30, il 31 luglio e il 1° agosto a Cagliari, Roma e Palermo. Così, da Lecco a Crotone, i navigator di tutta Italia si sono riuniti al cospetto del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, e del loro “angelo custode” (così definito dallo stesso Di Maio) Mimmo Parisi. Il viaggio se lo sono organizzato e pagato da soli, ma le spese saranno rimborsate.
VIDEO - Duemila navigator a Roma per la formazione: “Siamo senza posto fisso”
E l’associazione non è casuale, visto che ad oggi - in occasione del ‘calcio d’inizio’ tenutosi a Roma, o meglio all’americana “kick-off”, come lo pronuncia il presidente Mimmo Parisi – i 2.978 navigator (meno i 471 campani che ancora non sono stati assunti) non sanno con precisione dove passeranno il mese di agosto e se dovranno lavorare, studiare o fare contemporaneamente entrambe le cose.
La scorsa settimana hanno firmato un contratto di collaborazione che garantirà loro uno stipendio fisso fino ad aprile 2021, ma al momento non sanno quale sarà il loro effettivo primo giorno di lavoro e nemmeno la data precisa in cui prenderanno la loro prima busta paga.
L’unico impegno ufficialmente comunicato è stato quello della partecipazione a una delle tre giornate di orientamento e formazione organizzate il 30, il 31 luglio e il 1° agosto a Cagliari, Roma e Palermo. Così, da Lecco a Crotone, i navigator di tutta Italia si sono riuniti al cospetto del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, e del loro “angelo custode” (così definito dallo stesso Di Maio) Mimmo Parisi. Il viaggio se lo sono organizzato e pagato da soli, ma le spese saranno rimborsate.
VIDEO - Duemila navigator a Roma per la formazione: “Siamo senza posto fisso”
Alcuni sfogliano il manuale in cerca di risposte, ma non li aiuta molto. L’indice riporta i sei aspetti fondamentali dell’attività del navigator: il quadro della normativa, la Working Alliance (ossia la collaborazione tra Cpi e beneficiario del reddito), il percorso del beneficiario e il Patto per il lavoro, il ruolo ei compiti specifici del navigator, i sette aspetti chiave del Case Management e il lavoro con le imprese. Andando avanti, ci sono dei consigli su come approcciarsi al beneficiario del reddito di cittadinanza con degli esempi di possibili domande “efficaci” da porgli, del tipo: “come si sente a non lavorare in questo periodo?”, “cosa pensa della sua vita in questo momento?”, ma anche “se potesse avere una ‘bella vita’ per lei e la sua famiglia, come la immagina?”.
A fare domande al ministro e al presidente dell’Anpal, oggi a Roma, erano soprattutto i vincitori del concorso per la Campania (la regione con il maggior fabbisogno di navigator in Italia, visto il più alto numero di richieste di reddito di cittadinanza di questo territorio) ancora senza assunzione perché il loro governatore, Vincenzo De Luca, si rifiuta di firmare la convenzione che può far partire i contratti. Il presidente della Regione motiva il suo stop con il no al precariato, intanto però i 471 navigator di diritto protestano sia a Napoli che a Roma e oggi sono riusciti a incontrare sia il ministro che il presidente dell’Anpal che in un breve colloquio ha tentato di rassicurarli sul loro futuro.
Dal palco di quella che è stata a tutti gli effetti una “kermesse”, con tanto di sottofondo musicale e applausi scroscianti, sia Di Maio che Parisi si sono mostrati molto ottimisti sulla risoluzione del nodo Campania. Con il ministro che dopo aver detto di non aver mai visto nulla del genere in vita sua: “ossia, una regione a cui come governo stiamo dando soldi e personale ma li rifiuta”, si è mostrato comunque fiducioso nelle possibilità di dialogo.
Positivo e fatalista, non solo sulla questione Campania ma in generale su tutto il progetto, è poi apparso soprattutto Mimmo Parisi che ricordando il suo primo incontro con il ministro Di Maio, avvenuto poco meno di un anno fa, ha definito quel momento: “un atto di Dio, che ha voluto che ci incontrassimo per portare avanti questo programma”. Rivolgendosi agli oltre duemila navigator presenti in sala, il loro “papà” li ha spronati a sentirsi: “una squadra di campioni per l’Italia vincente”.
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