venerdì 9 agosto 2019

La crisi morde, e la Germania potrebbe abbandonare l’obiettivo del pareggio di bilancio (con una scusa)

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Dalle elezioni europee, e soprattutto dal peggioramento delle condizioni economiche tedesche, i giornali d’oltralpe hanno iniziato a battere tutti i giorni sulle condizioni climatiche, ed ora se ne vedono i frutti.
Come riportato dalla Reuter il governo starebbe valutando l’abbandono della rincorsa al pareggio di bilancio accettando di fare nuovo debito, con un deficit più ampio, per finanziare la cosiddetta “Transizione energetica”, cioè il passaggio dalle fonti fossili alle fonti sena carbonio, come promesso dal governo tedesco entro il 2050.

Naturalmente è casuale che questo capiti proprio in un momento in cui l’industria tedesca si trovi nella sua crisi più dura dal 2009, con consumi interni a livelli molto bassi. Questa conversione verso l’ambientalismo capita proprio a proposito per permettere, magari, l’incentivazione all’acquisto di un’auto non a benzina, a spese dello stato, oppure per il rifacimento di molte infrastrutture energetiche e tecnologiche, dalle reti di distribuzione a quelle di telecomunicazione, oppure per costruire impianti ad energia rinnovabile o, perchè no, rinnovare quelli ad energia nucleare che di anidride carbonica non ne producono.
La decisione è ancora riservata perchè anche i tedeschi temono un fenomeno che in Italia si chiama “Assalto alla diligenza” cioè che , di fronte alla decisione di fare più debito allargando i cordoni della borsa, vi sia la rincorsa con una molteplicità di richieste finanziarie dai vari ministeri e poteri polticiti. Quindi si fa tutto in silenzio, senza proferire parola. Comunque siamo tedeschi.

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