lunedì 17 marzo 2014

Renzi all'esame Merkel: "Non siamo gli alunni somari, non dobbiamo aver paura di nessuno"

"Siamo l'Italia e se l'Italia fa l'Italia non deve avere paura di nessuno", assicura Matteo Renzi intervistato dal Tg5 prima della sua missione a Berlino dalla Merkel. "Vado in Europa consapevole di rappresentare un grande Paese, di cui sono orgoglioso", ha aggiunto Renzi, "Se delle volte abbiamo fatto degli errori, siamo pronti a rimediare - dice infatti il presidente del Consiglio - ma non siamo gli alunni somari da mettere dietro la lavagna".

"Il ministro Pinotti ha ragione a dire che risparmieremo molti soldi dalla Difesa:3 miliardi di euro, non tutti dagli F35, ma dal recupero delle caserme e dalla riorganizzazione delle strutture militari. Sugli F35 continuiamo con i programmi internazionali e una forte aeronautica ma quel programma sarà rivisto", ha detto Renzi.

Dopo l'incontro di sabato all'Eliseo con Francois Holland, il presidente del consiglio va in Germania accompagnato dai ministri Padoan, Guidi, Mogherini, Pinotti e Lupi. "Vogliamo guidare l'Europa non per sei mesi nel semestre di presidenza, ma per i prossimi 20 anni e se ce la faremo daremo ai nostri figli un'Europa diversa", ha continuato il presidente del Consiglio, che  porterà in regalo ad Angela Merkel la maglia autografata dell'attaccante tedesco della "sua" Fiorentina Mario Gomez.

Il premier ha anche
affrontato il tema dell'occupazione giovanile, e dei recenti contrasti con il sindacato. "Il problema non è discutere di norme, ma garantire la possibilità di assumere. Semplificare" le norme sul lavoro "non significa dare più precarietà ma consentire ai ragazzi di lavorare. A me interessano loro non gli addetti ai lavori, che siano sindacalisti o le associazioni dei categoria". Così Matteo Renzi al Tg5 replica alle polemiche.

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