"Un bene comune dell'umanità". Con il via libera verranno istituito un
fondo di solidarietà internazionale, un fondo per la ripubblicizzazione e
una carta del servizio idrico integrato. Più autonomia ai comuni.
repubblica.it
Pubblica e partecipata. Così sarà la
gestione del'acqua nel Lazio. A dare il via libera è stato il Consiglio
regionale riunito alla Pisana che ha approvato all'unanimità la legge di
inziativa referendaria presentata dal Comune di Corchiano (in
provincia di Viterbo) sulla "Tutela, il governo e la gestione pubblica
dell'acqua".
"L'acqua
costituisce un bene comune dell'umanità, che appartiene a tutti in
quanto diritto inalienabile" si legge nel provvedimento che detta le
disposizioni con cui deve essere governato il patrimonio idrico della
Regione e definisce un governo "pubblico e partecipativo" del ciclo
integrato dell'acqua.
Tra i principi generali stabiliti ed elencati nell'articolo 2, il fatto che l'acqua
è "un bene finito e indispensabile", tutte le acque superficiali e
sotterranee devono quindi essere tutelate, rimanere pubbliche e non
mercificabili. La legge stabilisce inoltre prioritario l'uso per
l'alimentazione, l'igiene e la cura umana e, in subordine, quello
agricolo e per l'alimentazione animale. Tutti i prelievi di acqua, però, dovranno essere in ogni modo misurati a mezzo di un contatore.
Entro
sei mesi dall'entrata in vigore della legge, la Regione dovrà
individuare "gli ambiti di Bacino idrografico e, al fine di costituire
formalmente le autorità di detti ambiti", dovrà disciplinare "le forme e
i modi di cooperazione fra gli enti locali e le modalità per
l'organizzazione e la gestione del servizio pubblico integrato".
L'articolo tre impone, quindi, ad ogni bacino idrografico di dotarsi,
entro due anni dall'entrata in vigore della norma, di un bilancio idrico
partecipato e di una pianificazione e programmazione concernente la
gestione dell'acqua e del territorio, documento che dovrà essere aggiornato "a cadenza almeno quinquennale".
Con l'approvazione della legge, vengono istituiti: il "Fondo regionale
di solidarietà internazionale", da destinare a "progetti di sostegno
all'accesso all'acqua, gestiti attraverso
forme di cooperazione decentrata e partecipata dalle comunità locali
dei paesi di erogazione e di destinazione" e l' apposito "Fondo
regionale per la ripubblicizzazione", delle cui risorse potranno
usufruire "le Aziende speciali e consorzi tra Comuni che subentrano alle
precedenti gestioni del Servizio idrico integrato effettuate tramite
società di capitale".
Il Fondo per la ripubblicizzazione verrà
finanziato mediante le risorse iscritte in bilancio, (circa 150 milioni
di euro) disponibili per il triennio 2014-2016. Poi, a decorrere
dall'anno 2015, si provvederà mediante le risorse preordinate
nell'ambito della legge di stabilità.
E' stato invece eliminato,
tramite un emendamento, il comma dell'art.9 che stabiliva un prelievo
in tariffa di un centesimo di euro per metro cubo d'acqua
erogata, a cura del gestore del servizio idrico integrato, che avrebbe
dovuto alimentare il Fondo regionale di solidarietà internazionale.
Infine,
entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, la Regione dovrà
definire la "Carta regionale servizio idrico integrato" ed individuare
"le forme e le modalità di partecipazione dei cittadini e dei lavoratori
alla pianificazione, programmazione e alla gestione del servizio idrico
integrato". Grazie ad un articolo aggiuntivo, il 9bis, le gestioni
provvisorie, come quella di Civitavecchia e di Rieti, verranno mantenute
invariate fono all'individuazione degli ambiti di bacino idrografico.
Per
il governatore Nicola Zingaretti il sì alla legge rappresenta "un
grande successo di istituzioni e cittadini che si sono battuti affinché
l'acqua restasse un bene di tutti". E se il provvedimento ha ottenuto i voti (32 favorevoli) e il placet delle forze politiche di
maggioranza e opposizione, esultano anche le associazioni ambientaliste
e il Comitato per l'acqua pubblica che nel giugno del 2011 inidisse il
trionfale referendum per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
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lunedì 17 marzo 2014
Regione Lazio. Acqua, la Pisana approva la legge sulla gestione pubblica: "Rispettato il voto del referendum".
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