venerdì 14 marzo 2014

Acqua all’arsenico, la Procura indaga per «avvelenamento»



Protesta contro l’acqua «privatizzata» e avvelenata davanti all’Acea (Eidon)

corriere della sera- ilaria sacchettoni

ROMA - Arsenico oltre i limiti nell’acqua di Roma Nord: la procura indaga per il reato di avvelenamento e delega le verifiche ai carabinieri del Nas.
Il grado di pericolosità dell’acqua che scorre tra Malborghetto, Brandosa, Casaccia, Casal di Galeria, Monte Oliviero, Piansaccoccia, Camuccini (località servite dalle condotte rurali l’Arsial) va pesato con cura, al netto di problemi irrisolti e grida d’allarme rilanciate nei giorni scorsi. Stesso discorso per la comunicazione adottata dal Campidoglio in questa fase: anche se nel fascicolo del procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e del pubblico ministero Maria Letizia Golfieri non sono ipotizzate omissioni sul piano amministrativo, è certo che, nei prossimi giorni, saranno ascoltati responsabili del Comune per chiarire (anche) quest’aspetto.
Il caso potabile a Roma Nord
Il resto, paradossi e gravità della situazione - parliamo di una fetta di città in cui arrivano le cittadelle commerciali ma in cui serve la tanica per bere e lavarsi - non riguardano l’inchiesta penale nella quale, per ora, non ci sono indagati. E’ chiaro, comunque, che la composizione dell’acqua che scorre nelle tubature di Roma Nord non può essere cambiata da una settimana a questa parte, dunque i casi sono due: o l’allarme è stato sottovalutato a lungo (è il timore degli abitanti dela zona), oppure negli ultimi giorni c’è stato un rilancio sproporzionato della questione, sulla quale è saltata anche la politica (il centrodestra preme contro l’Arsial anche dagli scranni del parlamento europeo).
Nas negli uffici RmE
Il Nas, intanto, sta acquisendo documentazione presso le Asl di zona. La comunicazione dei vertici della Rm E finora ha riguardato specificamente l’utilizzo dell’acqua domestica. Risale a 48 ore fa l’ultimo avviso ai cittadini della zona a non sottovalutare il rischio di malattie epidermiche e a limitare l’utilizzo dell’acqua di casa anche per l’igiene personale. Ma nei giorni scorsi i vertici dell’Azienda sanitaria locale avevano mostrato l’intenzione di effettuare un’indagine epidemiologica per verificare gli effetti dell’esposizione all’arsenico sui residenti di Malborghetto e zone limitrofe. Un’ipotesi, interamente da dimostrare, che farebbe scattare automaticamente l’ipotesi di omicidio colposo. 

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