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Il metaverso non entusiasma e Apple si ribella alle pubblicità traccianti: l'impero di Mark Zuckerberg inizia a vacillare.
Nonostante tutta la passione di Mark Zuckerberg, il "metaverso" non sembra portare troppa fortuna a Facebook: da quando l'azienda ha cambiato nome in Meta, infatti, il suo valore di mercato è calato di ben 500 miliardi di dollari.
Bisogna precisare che la colpa, ovviamente, non è del cambio di nome in sé quanto di una serie di fattori che si stanno verificando tutti contemporaneamente. <è> Secondo quanto riporta il New York Mag, la perdita che ha fatto sparire Meta dalla top ten delle aziende maggiori per capitalizzazione si deve innanzitutto e in buona parte alle recenti scelte di Apple, che vanno a incidere pesantemente sul modello di business della creatura di Zuckerberg, che si regge sulla pubblicità personalizzata.
Con iOS 14, infatti, gli utenti possono disattivare gli spot mirati e anche bloccare il tracciamento tra le diverse app, vanificando quindi l'efficienza degli algoritmi di Facebook, che si trovano così a corto di dati su cui lavorare. Secondo Meta ciò ha già causato una perdita di 10 miliardi di dollari nelle entrate di quest'anno, e questa rivelazione è ciò che ha causato (in un solo giorno) un crollo del valore di mercato pari a 232 miliardi.
Il resto dei 500 miliardi se n'è andato per altri motivi, tra i quali il fatto che Google ha intenzione di seguire le orme di Apple implementando funzionalità analoghe a quelle di iOS 14 nelle prossime versioni di Android: è pur vero che ci vorranno due anni prima che le promesse diventino realtà, ma la prospettiva non fa certo piacere agli investitori.
Facebook stesso, nel senso del social network, sembra iniziare ad accusare un serio calo di popolarità: il numero di utenti giornalieri è calato leggermente per la prima volta nel corso dell'ultimo trimestre del 2021, fenomeno che ha portato a una riduzione del 20% del valore delle azioni di Meta.
A tutto ciò bisogna aggiungere una perdita di 10,2 miliardi di dollari registrata dalla divisione che si occupa di realtà virtuale e aumentata (i Reality Lbas) e il fatto che il metaverso sembra entusiasmare solo le aziende, non gli utenti.
A parte i singoli folli disposti a spendere mezzo milione di euro per uno yacht in formato NFT, buona parte del pubblico sembra considerare il metaverso e le parole d'ordine che lo accompagnano - come per l'appunto NFT e Web 3.0 - niente più che una sorta di Second Life con in aggiunta la realtà virtuale o, come dice Microsoft, semplicemente videogiochi: nulla, insomma, per il quale andare pazzi.
Attualmente Meta vale, sul mercato, 561 miliardi di dollari: circa la metà di quanto valesse alla fine del 2021. Il New York Mag sostiene che potremmo essere di fronte all'inizio della fine per l'impero in blu, ma bisogna pur ricordare che le entrate per il quarto trimestre del 2021 ammontano alla rispettabile cifra di 33,67 miliardi di dollari. Certamente non si tratta dei numeri di un'azienda che si trovi sull'orlo del collasso.
È possibile quindi che, se il metaverso in cui Zuckerberg crede tanto non si rivelerà quella gallina dalle uova d'oro che sembrava essere, Meta possa subire un ridimensionamento anche consistente; prevederne la scomparsa, però, è forse ancora prematuro.
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