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NATO, STOLTENBERG: “L’alleanza sta rafforzando le sue difese con truppe e forze aerea sul fianco orientale in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Dobbiamo essere pronti a fare di più, anche se ciò significa che dobbiamo pagare un prezzo […] Stiamo schierando elementi della forza di risposta della NATO a terra, in mare e nei cieli.
Ovviamente se uno più uno fa due, si capisce che la Polonia ha fornito gli armamenti in sintonia con la Nato che attinge dal bilancio comune.
La domanda è allora se ci rendiamo conto che in seno all’Europa esiste un organismo che prende decisioni autonome senza aver bisogno di consultarsi con gli alleati? Questo mentre gli stati aderenti forniscono una cospicua aliquota del proprio bilancio per la difesa. Questo non dovrebbe essere in conflitto con le Costituzioni?
Allora se ci fosse qualcuno che guida questa nazione dovrebbe domandarsi seriamente come può la Nato – che ha regole e statuto definiti – fomentare guerre e incancrenire situazioni oltre l’ambito delle proprie competenze, infischiandosene degli stati nazionali e delle loro prerogative?
Non dovrebbe essere ora la priorità cessare questa guerra e sedersi ad un tavolo di negoziato? Sembra che non sia così. In queste ore troviamo ucraine in Italia che telefonano in Ucraina disperate, magari donne che hanno lasciato i figli minorenni da soli pur di trovare migliore fortuna e poter così inviare un gruzzoletto in patria.
E’ stupefacente che la risposta della NATO a questo dramma sia nient’altro che una valanga di armi in una ucraina in guerra alle prese con una preponderante potenza militare. Questo mentre gli uomini fino a 65 anni sono costretti a prendere le armi come se tutti fossero d’accordo con la leadership che di errori ne ha a fatti a bizzeffe.
VP News
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