Lo scorso ottobre 2021, arrivava l’allerta della ECDC (European Centre for Diseases Control) riguardo alla nuova stagione influenzale.
(di *Maria Rita Gismondo – Il Fatto Quotidiano)
L’ipotesi paventata era di andare incontro a un’infezione impegnativa, certamente più importante di quella della scorsa stagione 2020-2021. Il colpo sarebbe arrivato dal principale sottotipo virale segnalato nei casi registrati in Europa durante l’ultimo mese (settembre), l’A/H3N2, particolarmente aggressivo negli anziani. A spiegarlo è Pasi Penttinen, capo del programma antinfluenzale dell’ECDC: “Un forte aumento delle infezioni influenzali durante la pandemia di Covid potrebbe avere gravi conseguenze per gli anziani e le persone con un sistema immunitario debole”. Fortunatamente spesso a fare pronostici sui virus si sbaglia e così, contrariamente a quanto detto, stiamo assistendo a un periodo influenzale molto blando.
Purtroppo, malgrado i dati evidenti, non si finisce di far apparire la scuola come un luogo di pericolo di contagio. In realtà si sta verificando ciò che è accaduto lo scorso anno. Le misure di contenimento adottate per prevenire Covid-19, ivi compresa una minore circolazione della popolazione, stanno funzionando anche nei confronti dell’infezione da virus Influenza. La prova è che anche altre infezioni respiratorie continuano ad avere un declino della casistica, almeno per quanto riguarda gli adulti. I più piccoli, meno aderenti alle misure di contenimento, sono stati colpiti dall’RSV (Virus respiratorio sinciziale) che, soprattutto a dicembre, ha affollato i reparti di Pediatria, comprese le terapie intensive. Anche quando il Covid non sarà più una minaccia, è molto probabile non l’abbandoneremo del tutto. Se sarà un bene dal punto di vista igienico, non so quanto lo sarà simbolicamente. Abbiamo perso “la sicurezza” di stare l’uno accanto all’altro.
La necessità di proteggerci è stata tatuata nella nostra mente. Virus e clima di terrore ci hanno tolto il piacere di stare insieme, persino di darsi il buongiorno in ascensore. L’influenza, le polmoniti, le altre malattie respiratorie c’erano anche prima del Covid e stavamo vicini, ma oggi è un’altra epoca!
*direttore microbiologia clinica e virologia del “Sacco” di Milano
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