Non passa giorno senza che non appaiano
in rete o sui media, notizie di anziani, corridori solitari, fattorini,
attivisti, persone comuni multati per cifre spropositate o addirittura
aggrediti, picchiati e arrestati da vigili e agenti, abusando
impunemente dei poteri entro cui dovrebbero agire.
Nessuna sanzione invece a chi tutti i giorni ci costringe a lavorare in attività produttive non essenziali, col rischio di contagiarci e contagiare.
Oggi a Torino, in Corso Giulio Cesare, l’ennesimo episodio che ha visto alcuni attivisti, colpevoli di contestare l’operare eccessivamente autoritario degli agenti di Polizia e di militari dell’esercito, essere circondati, malmenati e infine arrestati, sotto gli occhi di una folla sbigottita.
Lo diciamo da un pezzo: il rischio che si esca da questa emergenza sanitaria con una società militarizzata e ancor più sottoposta a repressione e restringimento delle libertà democratiche è alto.
Tuttavia deve essere respinto fermamente e, come Potere al Popolo, non verremo meno anche a questo compito.
Servono investimenti pubblici, nazionalizzazioni, reddito e sussidi per i soggetti sociali più deboli, redistribuzione delle ricchezze attraverso un’imposta patrimoniale, solidarietà!
Non certo ulteriore repressione sociale e militarizzazione, che non farebbero altro che esasperare una situazione già estremamente critica.
Esprimiamo solidarietà ai 4 attivisti fermati e ne chiediamo l’immediato rilascio.
Nessuna sanzione invece a chi tutti i giorni ci costringe a lavorare in attività produttive non essenziali, col rischio di contagiarci e contagiare.
Oggi a Torino, in Corso Giulio Cesare, l’ennesimo episodio che ha visto alcuni attivisti, colpevoli di contestare l’operare eccessivamente autoritario degli agenti di Polizia e di militari dell’esercito, essere circondati, malmenati e infine arrestati, sotto gli occhi di una folla sbigottita.
Lo diciamo da un pezzo: il rischio che si esca da questa emergenza sanitaria con una società militarizzata e ancor più sottoposta a repressione e restringimento delle libertà democratiche è alto.
Tuttavia deve essere respinto fermamente e, come Potere al Popolo, non verremo meno anche a questo compito.
Servono investimenti pubblici, nazionalizzazioni, reddito e sussidi per i soggetti sociali più deboli, redistribuzione delle ricchezze attraverso un’imposta patrimoniale, solidarietà!
Non certo ulteriore repressione sociale e militarizzazione, che non farebbero altro che esasperare una situazione già estremamente critica.
Esprimiamo solidarietà ai 4 attivisti fermati e ne chiediamo l’immediato rilascio.
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