martedì 28 aprile 2020

Coronavirus: il testo completo del nuovo Dpcm del 26 aprile

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Il Pdf da scaricare con tutte le disposizioni del decreto presentato da Giuseppe Conte e gli allegati con le attività che riprenderanno il 4 maggio.
Rientro al lavoro, passeggiate, attività sportive, visite ai parenti, funzioni religiose. Sono tanti gli aspetti della vita quotidiana interessati dal nuovo Dpcm del 26 aprile presentato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte per iniziare, dal 4 maggio, la fase 2 dell’emergenza coronavirus.
Nell’articolo 1, quello che riguarda la possibilità di uscire di casa, il decreto consente «solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».
Chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37.5° «deve rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante». E ancora: «È fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus». È vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati. Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto».

Il testo prosegue precisando che «l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto previsto prima, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro». Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse. Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. È consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
Sono sospese «le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, quali, a titolo d’esempio, feste pubbliche e private, anche nelle abitazioni private, eventi di qualunque tipologia ed entità, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività; l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose; sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro».
Il Dpcm prosegue con la conferma della chiusura delle scuole e con il divieto di viaggi di istruzione o di iniziative di gemellaggio, entrando nel dettaglio delle possibili alternative ai metodi di didattica a distanza. Poi, scende nei particolari della chiusura temporanea delle attività commerciali, della ristorazione e dei bar. Questi ultimi, dovranno attendere il 1° giugno per poter riaprire, ma sarà consentita l’attività di vendita e di somministrazione di cibo d’asporto.
Per tutte le altre disposizioni, puoi scaricare qui il testo completo del nuovo Dpcm con gli allegati in cui sono contenute tutte le attività lavorative che possono riaprire il 4 maggio.

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