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«Mi stupisce, la delusione di tanti italiani per l’ultimo discorso di
Conte: che liberazione si aspettavano, il 4 maggio? Quella dal
nazifascismo, appena celebrata, è costata lacrime e sangue. Una vera
liberazione la si può fare soltanto se si è disposti a combattere». Gioele Magaldi,
presidente del Movimento Roosevelt, annuncia due iniziative dirompenti.
La prima si chiama Sostegno Legale. «Stiamo già raccogliendo moltissime
segnalazioni, da parte di cittadini che in tutta Italia hanno subito
abusi e sanzioni ingiuste, durante la quarantena: saranno difesi, in
modo gratuito, dai nostri avvocati e dai tanti legali che stanno
aderendo all’iniziativa». A coordinare il team, l’avvocato Ivo Mazzone
insieme alla giornalista Monica Soldano. Ispiratore dell’iniziativa,
Gianfranco Carpeoro (all’anagrafe Pecoraro, con alle spalle trent’anni
di attività forense a Roma e Milano). «E’ vergognoso – dice Carpeoro –
il tentativo di colpevolizzare i cittadini, di fronte all’evidente
fallimento del lockdown come misura per contenere il contagio». Capitolo
secondo, la Milizia Rooseveltiana: «Stiamo arruolando cittadini –
annuncia Magaldi – in una milizia pacifica, nonviolenta e gandhiana, ma
dura e ferma nel prepararsi a combattere le battaglie di domani,
affinché nessuno provi a disciplinare socialmente le nostre collettività
in senso antidemocratico e liberticida, proponendoci periodicamente
un’emergenza dopo l’altra».
Durissimo il giudizio di Magaldi sul primo ministro: «Conte va
immaginato come un nemico del ritorno alla normalità: sta cercando di
rallentare il più possibile il ritorno alla vita di prima». Aggiunge:
«E’ chiaro che il premier ha tutto da guadagnare, personalmente,
dal prolungamento di questa situazione: nel momento in cui si tornasse a
una vera normalità dovrebbe fare i conti con la disastrosa situazione
socio-economica in cui versiamo, grazie a tutta una serie di promesse
mai mantenute». Ecco perché Conte «ha paura del momento in cui la
normalità dovesse tornare, in Italia»: quel giorno «sarebbe costretto a
rendere conto di quello che davvero ha fatto, e soprattutto di quello
che avrebbe dovuto fare, e non ha fatto, gestendo molto male
l’emergenza». In ogni caso, avverte Magaldi, «se non usciamo dal
paradigma della quarantena è sempre possibile è richiudano tutto, di
fronte a un’eventuale impennata di nuovi contagi». Sarebbe «lo scenario
distopico che abbiamo tanto paventato». E in che modo, poi, si
valuterebbero allentamenti o nuove restrizioni, anche in un orizzonte
post-quarantena? «Il numero dei contagiati è calcolato in base alle
persone sottoposte al tampone, che però – secondo i medici – è
affidabile solo al 63%. Potremmo avere quindi tanti “falsi negativi”,
contagiosi a loro insaputa».
Dobbiamo pensare seriamente a quello che succederà, ragiona Magaldi:
«Ci sarà un vaccino, per curare il Covid-19? Sarà stato testato
abbastanza? Non sarà come quello per la Sars, inutilizzabile perché
avrebbe peggiorato le condizioni dei contagiati?». E ancora: «Si sta
facendo abbastanza, per mettere a punto efficaci terapie basate
sull’impiego di medicinali?». Poi ci sono rischi evidenti: «Sicuramente
qualcuno cercherà di somministrarci cure inopportune, e qualcuno
cercherà di approfittare della mansuetudine finora dimostrata dagli
italiani nell’accettare la quarantena (che io reputo inefficace, nel
contenere il virus)». E quindi, anziché «brindare a chissà quale
liberazione imminente», secondo il leader “rooseveltiano” sarebbe meglio
non abbassare la guardia: «Una volta scoperto che si può imporre questa
nuova disciplina sociale, infatti, governi traballanti comequello
di Conte proveranno a sguazzarci il più a lungo possibile». Dice ancora
Magaldi: «Questo stillicidio della concessione della libertà agli
italiani è una cosa stupida e grave, e conferma l’incapacità disastrosa
di un governo disperatamente aggrappato all’emergenza».
Insomma, è inutile farsi illusioni: «Conte non cadrà certo in modo
automatico, se dovesse finire il lockdown: la partita è tutta da
giocarsi». Per questo, ribadisce Magaldi, è stato approntato lo
sportello legale contro gli abusi ed è in fase di costituzione la
Milizia Rooseveltiana, «presto in azione con flash-mob dimostrativi»,
sia pure evitando iniziative “autolesionistiche”. Autore del bestseller
“Massoni” (Chiarelettere, 2014), Magaldi inquadra in un preciso contesto
storico la speculazione politica
innescata sull’emergenza sanitaria. «In un mondo ormai globalizzato –
premette – la stessa pandemia virale era una delle possibilità
preconizzate da tanta letteratura distopica». Poi è la storia recente, a parlare: «Il mondo è già stato tenuto in ostaggio, in termini piuttosto pacifici, attraverso l’economia
finanziaria neoliberista, puntando a un’involuzione post-democratica.
Poi qualche gruppo oligarchico “eretico” si è inventato il terrorismo
globale, che ha rappresentato una fuga in avanti. Però anche quella
esperienza è fallita».
Fino a poco fa, infatti – prosegue Magaldi – stava andando
sgretolandosi tanto la sovragestione del terrorismo globale di matrice
islamista, quanto la presa globale del neoliberismo, «che aveva visto il
sistema-Cina protagonista di quest’ultima stagione». Anche grazie alla
presidenza Trump, stavamo assistendo a una messa in discussione di quel
modello. «E a quel punto – aggiunge Magaldi – è intervenuta la novità
del coronavirus: un nuovo elemento globale, per ora molto efficace,
capace di ispirare al tempo stesso timore e speranza». Attenzione: «Col
timore e la speranza, i potenti hanno sempre soggiogato lemasse».
Insiste Magaldi: «Col timore e la speranza le nostre vite perdono di
potenza: perché se temiamo qualcosa (e intanto speriamo che avvenga
qualcos’altro) è facile manipolarci, soggiogarci e indurci a obbedire».
Chi vuole essere «libero e affrancato, capace di incidere nella sua vita
e in quella collettiva», per Magaldi «deve liberarsi anzitutto del
timore e della speranza: deve agire per la virtù di agire, rivendicando
la propria sovranità di cittadino». Questa emergenza sanitaria, che
purtroppo «comporterà ulteriori tentativi di imporre una nuova
disciplina sociale», secondo il presidente del Movimento Roosevelt «va
affrontata con questo spirito: lo spirito di combattenti, di miliziani
per la democrazia e la libertà».
(Sostegno Legale: per segnalare abusi subiti o,
se si è avvocati, per patrocinare gratuitamente i cittadini colpiti dai
provvedimenti, l’indirizzo a cui scrivere è:
sostegno.legale@movimentoroosevelt.com. Questo invece il recapito di
posta elettronica per aderire alla Milizia Rooseveltiana: milizia@movimentoroosevelt.com).
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