(ansa.it)
E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università della Tuscia che calcola: esistono almeno 3 milioni di persone che non dichiarano reddito al fisco e che difficilmente ora possono guadagnare un minimo per il sostentamento;
oltre 18 milioni di persone con redditi inferiori a 15 mila euro, di cui 7,6 milioni con meno di 6 mila, cioè 500 euro lordi mensili.
Il blocco, pur se temporaneo, delle attività
produttive per l’emergenza Covid-19 ha generato “per 3,7 milioni di
lavoratori il venir meno dell’unica fonte di reddito familiare”. E a
pagare il prezzo più alto, secondo la Fondazione studi dei consulenti
del lavoro, vi son le coppie con figli (un milione 377.000, 37%) e i
genitori ‘single’ (439.000, 12%), circostanza allarmante, scrivono, se
si considera che “ben il 47,7% degli occupati dipendenti dei settori
interessati dal ‘lockdown’ guadagnava meno di 1.250 euro mensili”,
mentre “il 24,2% si trova addirittura sotto la soglia dei 1.000 euro”.
Tutti i sostegni al reddito, dalla cassa
integrazione ai congedi speciali, coperti fino a giugno. Introduzione
del reddito di emergenza e conferma del bonus per gli autonomi che
potrebbe salire anche oltre gli 800 euro. E’ questo, secondo quanto si
apprende, lo schema cui sta lavorando il governo per il prossimo decreto
di aprile per fronteggiare i danni economici del Coronavirus. In questi
giorni si susseguono le riunioni per mettere a punto le misure e
arrivare a varare il decreto entro fine mese.
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