venerdì 24 aprile 2020

Alimentazione, la domanda sarà caratterizzata da un livello di reddito sempre più basso. Il pericolo dello junk food

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Una forbice che diventerà sempre più ampia, quella fra consumatori con buon potere d’acquisto e coloro che cercheranno frutta e verdura a basso prezzo nel post pandemia. “Una fascia di popolazione perderà inevitabilmente potere d’acquisto – afferma l’economista Gianluca Bagnara – ma continuerà ad acquistare ortofrutta, naturalmente. Questa fascia di consumatori cercherà un prodotto comunque salubre e garantito, con packaging ridotto al minimo, e offerto a basso prezzo. La qualità sarà di conseguenza inferiore, ma si dovrà fare fronte a questo tipo di richiesta”.
Già qualche esempio esiste, come linee di frutta o verdura “brutta ma buona”, che non potrebbe essere venduta come prima scelta, ma che dà una risposta economica sia a chi la vende, sia a chi compra. “Questa ortofrutta di qualità inferiore aumenterà più in volume che in valore”.
Coloro che invece manterranno (o aumenteranno) la propria capacità di spesa daranno ancora maggiore importanza alla salubrità, considerando la qualità elevata come fattore intrinseco, un pre-requisito. “In tempo di Coronavirus, i temi dell’igiene della salubrità e della sicurezza alimentare hanno avuto un impatto notevole sull’opinione pubblica. Anche chi commercializza e vende ortofrutta dovrà tenerne conto”.
“Sul fronte dei mercati all’ingrosso – continua Bagnara – abbiamo assistito a un trend ormai accertato. Hanno continuato a lavorare quelle strutture che fungono anche da smistamento logistico e che organizzano carichi, dai più grandi per l’export fino alle cassette per il negozio di prossimità. Chi vive ancora nell’ottica che il mercato sia un piazzale dove parcheggiare la merce in attesa dei compratori, è meglio che cambi mestiere subito”.

Forte aumento anche per le vendite online. “L’e-commerce di ortofrutta non sarà più una nicchia, ma una fascia di consumatori, specie fra i più giovani, dopo averlo sperimentato quasi per forza, lo sposerà volontariamente e continuerà a comprare la cassetta di ortofrutta ordinandola dallo smartphone. La Gdo dovrà organizzarsi, diminuendo la superficie media dei punti vendita e credo che assisteremo a fusioni e accorpamenti”.

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