“L’omosessualità? E’ una condizione drammatica per la condizione anorettale. Il sesso anale causa danni all’organismo. Pensate all’espressione “ti faccio un culo così”. E’ un gesto di violenza e di sottomissione“. Sono alcune delle parole che Silvana De Mari, medico chirurgo, specializzato in endoscopia e psicologia cognitiva, scrittrice e collaboratrice del quotidiano di Mario Adinolfi, “La Croce”, aveva pronunciato ai microfoni del programma radiofonico La Zanzara (Radio24), il 16 gennaio scorso.
Dichiarazioni che avevano sollevato polemiche, con i movimenti lgbt sul piede di guerra contro la dottoressa. L’Ordine dei Medici di Torino e Provincia, da una settimana tempestato da segnalazioni e proteste, ha quindi inviato una formale richiesta di convocazione alla De Mari. La conferma è arrivata dal dottor Guido Giustetto, presidente dell’Ordine, intervistato da La Stampa. “Personalmente quelle della dottoressa – ha spiegato Giustetto -, che non conosco, le giudico come affermazioni che non corrispondono a ciò che oggi pensa la Medicina. Del resto lo riconosce anche lei, sostenendo di non essere politicamente corretta. Diciamo che la sua posizione non è nel perimetro delle conoscenze scientifiche».
Un passo questo che può portare all’apertura di un procedimento della De Mari? Si, afferma Giustetto, “apriremo il procedimento disciplinare, convocandola e chiedendole spiegazioni. Il mondo è pieno di medici che dicono cose strane… La cosa ci interessa nella misura in cui può creare problemi alla salute pubblica e mettere in cattiva luce la professione medica. Oltretutto, e questo ci preoccupa, lei mette un peso particolare sulla sua professione».
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