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Alcuni giorni fa i vigili urbani si sono presentati in via dello Scalo di San Lorenzo per sequestrare alcuni locali. Lo spazio di mutuo soccorso Communia racconta cosa è successo. Ed esplicita il limite da non superare.
Sono passati circa tre giorni da quando un'operazione della polizia di Roma Capitale e dei vigili del fuoco ha portato al sequestro di diversi dei fabbricati nella zona compresa tra via dei Lucani e via dello Scalo San Lorenzo, dove si trova il nostro spazio di mutuo soccorso.A quanto pare l'intervento sarebbe avvenuto al fine di mettere in sicurezza la zona, da tempo abbandonata al degrado ed all'incuria, con molti dei fabbricati pericolanti, recanti coperture in eternit e pieni di materiale nocivo.
Non è chiaro quali saranno le tappe della bonifica, per ora l'area è stata transennata e sono stati apposti i sigilli, ma ci auguriamo che in tempi ragionevoli le istituzioni competenti si attivino per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.
Siamo tuttavia piuttosto perplessi per quanto accaduto. Noi e tutti gli abitanti del quartiere che hanno a cuore San Lorenzo. Le realtà del territorio denunciano da anni la presenza di situazioni di intollerabile incuria e abbandono. Quando occupammo le ex officine Piaggio, trovammo uno spettacolo orripilante, decine e decine di metri quadri colmi di batterie esaurite, scarti industriali, materiali tossici, immondizia di vario genere. Quelle tonnellate di rifiuti sono state rimosse da noi, e solo da noi, che dopo tre anni abbiamo fatto sì che quella che era una discarica nel cuore di Roma sia oggi uno spazio aperto tutto il giorno al quartiere, salubre e stabile dal punto di vista architettonico, con tanto di aula studio, sartoria migrante, scuola d'italiano, progetti culturali. Il tutto senza aver mai ricevuto alcun riconoscimento e continuando ancora oggi ad essere etichettati come occupanti illegali.
E dunque, da un lato ci siamo noi che con la determinazione di chi sa di essere nel giusto abbiamo riqualificato una discarica mettendola a disposizione del territorio. Dall'altro, l'arroganza dei proprietari dello stabile, che per anni hanno lasciato che diventasse una discarica, aspettando che arrivi il giorno in cui finalmente potranno compiere la propria operazione speculativa, radere tutto al suolo e costruire gli ennesimi palazzi in un quartiere che già esplode. E presentare il tutto come un intervento di "riqualificazione".
Dov'erano questi esperti della riqualificazione urbana, questi filantropi che tanto hanno a cuore la vivibilità del nostro territorio, quando nella zona tra Scalo San Lorenzo e via dei Lucani si accumulavano rifiuti tossici di ogni genere? Dov'erano quando le loro proprietà hanno iniziato a traballare mettendo a rischio l'incolumità dei cittadini? Semplicemente, non c'erano. Perché la loro riqualificazione è speculazione e profitto sulla testa di un intero quartiere che per anni ha dovuto sopportare la loro arroganza.
E allora lo ripetiamo, ancora una volta, di fronte a questi sequestri che rendono palese il degrado di cui soffre la nostra comunità per l'incuria di pochi privati... Lo ribadiamo alle istituzioni ed agli speculatori che già si fregano le mani pensando al fiume di denaro che entrerà nelle loro tasche... Non lasceremo che la loro arroganza abbia la meglio. Siamo qui, qui resteremo, insieme con i cittadini di San Lorenzo, e abbiamo gli occhi ben aperti. Se e quando questi signori si presenteranno, saremo noi a chiedere il conto, e non viceversa.
Alle istituzioni non resta che decidere da che parte stare. Dalla parte degli speculatori che continuano a devastare un territorio, o dalla parte dei cittadini che in questo quartiere creano spazi solidali e riqualificano luoghi abbandonati.
Roma non si vende, San Lorenzo si difende!
Fonte: Communia
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