sabato 28 gennaio 2017

La storia di "Old man Trump", la canzone di Woody Guthrie contro il padre di Donald Trump.

WOODY GUTHRIE FRED TRUMPChi lo conosce, però, preferisce chiamarlo semplicemente Woody. Rimasto solo in giovane età, Woody, chitarra in spalla e armonica in tasca, lascia l'Oklahoma, sua terra di origine, e comincia a viaggiare in lungo e in largo per gli Stati Uniti. Sua sorella era morta in un incidente per colpa di una stufa esplosa in casa, la madre ricoverata per una grave malattia e il padre morto in circostanze mai chiarite.
Vive alla giornata, fa qualsiasi lavoro gli venga proposto. E comincia a scrivere canzoni. Protagoniste dei suoi testi sono le persone che incontra, perlopiù lavoratori, operai, gente che combatte per arrivare alla fine del mese, vittime di una società che li ha relegati in un angolino dove si è accumulata la ruggine delle acciaierie e delle fabbriche, luoghi che lui conosce molto bene. La musica che scrive lui la considera un'arma. I suoi proiettili sono le storie, storie di scioperi e di lotta sociale. La sopravvivenza dell'uomo qualunque.

Inizia a suonare con alcuni gruppi folk, che diventerà poi il suo genere, e la sua musica qualche anno dopo ispirerà un giovane di nome Bob Dylan. Poi l'America entra in guerra, siamo negli anni '40, e Woody viene imbarcato nella marina mercantile. La sua nave, tempo dopo, verrà affondata e naufragherà in Sicilia. Il ritorno in patria non è dei migliori: il governo lo segue, così come i federali. Viene inserito nella lista nera di McCarthy, le sue idee di sinistra e il suo appoggio al mondo dei sindacati sono considerate pericolose. Per non parlare delle sue canzoni. "This land is your land", scritta nel 1940 e pubblicata nel 1945, era diventata un inno di protesta nei confronti della disuguaglianza tra le classi negli Usa e l'eccessiva privatizzazione del paese.
Eccolo, quindi, nel freddo inverno newyorchese, entrare nel nuovo appartamento di Beach Heaven, "La spiaggia del Paradiso". Nel contratto di locazione, accanto alla sua firma, ne appare un'altra, quella di un uomo che, per stile di vita e ideali, può tranquillamente essere definito la nemesi di Woody. Un uomo ricchissimo, che ha fatto dell'edilizia la sua ragione di vita: Frederick Christ Trump Jr. Un uomo risoluto, figlio di immigrati tedeschi di Kallstadt. La madre si chiamava Elizabeth, il padre come lui, Friedrich. E il loro cognome non si pronunciava Tràmp, ma un più incisivo Trùmp. Ma Fred Jr. era nato nel Bronx e ben presto il cognome perse quel peculiare suono tedesco, per poi americanizzarsi. Lui stesso si imbarazzava a dire di avere origini tedesche: preferiva dire che i suoi provenissero dalla Svezia, anche per non allontanare potenziali inquilini di fede ebraica, che difficilmente avrebbero firmato un contratto con un tedesco, soprattutto all'epoca. Anche lui si diede da fare in giovane età: a 15 anni cominciò a interessarsi di edilizia e di affitti, mentre lavorava come falegname. Mise su una società, che intestò alla madre. Vivevano insieme nel Queens. Proprio qui, nel 1927, durante il Memorial Day, scoppiano dei disordini. Il Ku Klux Klan marcia per le strade per protestare contro la polizia di New York, secondo loro composta solo da immigrati cattolici che odiano i "nativi americani protestanti bianchi". Tra questi c'è Fred Trump, che viene arrestato. Chi lo conosceva sapeva delle sue idee, molto vicine a quelle del KKK.
Dopo l'arresto, Fred torna in carreggiata e si dedica anima e corpo al suo business: negli anni a venire costruirà più di 27mila appartamenti in affitto a prezzo accessibile nelle zone di Coney Island, Bensonhurst, Sheepshead Bay, Flatbush e Brighton Beach, a Brooklyn e Flushing, infine a Jamaica Estates nel Queens. Aveva sfruttato una licenza pubblica della Federal Housing Authority, che gli garantiva l'incasso delle locazioni. Ben presto riuscì a mettere da parte una fortuna, inaugurando un vero e proprio impero.
Woody iniziò così a conoscere Fred Trump, e, vivendo in uno dei suoi condomini (ci rimarrà per due anni) comprese la realtà di quei palazzi, di chi ci viveva e di chi li gestiva. Iniziò a scrivere testi feroci, la sua rabbia trasudava in ogni nota. Tra queste, la più famosa è "Old man Trump". Woody era venuto a conoscenza di una piccola regola non scritta: in quegli appartamenti dovevano abitarci solo bianchi. La realtà che lo circonda inizia a stargli stretta, odia quei bigotti bianchi che camminano felici per strada, gente che ha paura dell'uomo nero e di chi non è come loro. Un credo, una paura, foraggiata dal "palazzinaro" Trump, che in silenzio asseconda tutto questo. E per Woody "Beach Heaven" diventa presto "Bitch Haven".
"Credo che il vecchio Trump - scrive Woody - sappia bene quanto odio razziale abbia fomentato in quella lattina di sangue che è il cuore degli uomini, quando disegnò quella linea colorata, qui, nel suo progetto per le famiglie di Beach Heaven".
"Beach Heaven non è la mia casa! No, non posso pagare l'affitto! I miei soldi sono sprecati, e la mia anima è accartocciata!Beach Heaven è la Torre di Trump, dove nessun nero può vagare! No, no vecchio Trump, la vecchia Beach Heaven non è la mia casa!".
Sei anni dopo, Woody si ammala, le sue condizioni di salute peggiorano. Gli viene diagnosticata la Corea di Huntington, una malattia che provoca alterazioni del comportamento e gravi danni neurologici. Viene mandato in un ospedale psichiatrico, dove rimarrà, tranne qualche breve periodo, fino al giorno della sua morte, il 3 ottobre 1967.
I suppose that Old Man Trump knows just how much racial hate
He stirred up in that bloodpot of human hearts
When he drawed that color line
Here at his Beach Haven family project

Beach Haven ain't my home!
No, I just can't pay this rent!
My money's down the drain,
And my soul is badly bent!
Beach Haven is Trump’s Tower
Where no black folks come to roam,
No, no, Old Man Trump!
Old Beach Haven ain't my home!

I'm calling out my welcome to you and your man both
Welcoming you here to Beach Haven
To love in any way you please and to have some kind of a decent place
To have your kids raised up in.

Beach Haven ain't my home!
No, I just can't pay this rent!
My money's down the drain,
And my soul is badly bent!
Beach Haven is Trump’s Tower
Where no black folks come to roam,
No, no, Old Man Trump!
Old Beach Haven ain't my home!

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