sabato 12 novembre 2016

Referendum 4 dicembre, sul voto degli italiani all'estero il "Comitato per il No" pronto alle vie legali



  controlacrisiAutore: fabrizio salvatori
«Man mano che emergono i particolari e i contorni, la lettera inviata da Renzi agli elettori italiani all’estero pone problemi seri e preoccupanti. Il ricorso alla magistratura in tutte le sedi possibili è a questo punto inevitabile per cercare di ottenere giustizia e il ripristino della parità di condizioni per il sì e per il no in campagna elettorale».

In una lunga nota, il vice presidente del Comitato per il No, Alfiero Grandi, torna a prendere posizione in merito alla lettera inviata dal presidente del Consiglio agli italiani all'estero, annunciando dunque che saranno compiuti passi legali. Emerge, per esempio, «che il Comitato popolari per il No presieduto dall’on Gargani aveva chiesto gli elenchi degli elettori italiani all’estero ricevendo solo i nomi senza indirizzi e/o mail. Per questo il nostro Comitato per il No aveva deciso di non procedere con analoga richiesta. Ora scopriamo che il Presidente del Consiglio attraverso il Comitato per il sì ha ottenuto quello che al fronte del no è stato negato avendo così la possibilità di inviare la sua lettera-spot che fa esplicita propaganda per il sì».

«Qui c’è un problema serio - afferma Grandi - Il Ministro degli Interni dovrà spiegare perché ha usato due pesi e due misure. Inoltre andrà accertato se questo non configura più reati concorrenti tanto più gravi perché avvenuti in campagna elettorale».
Inoltre, prosegue Grandi, «stampare e inviare 4 milioni di lettere all’estero ha un costo rilevante: ci sono state entrate impreviste? O è ntervenuto l’aiuto disinvolto di una qualche struttura pubblica?»
«Il ricorso alla magistratura in tutte le sedi possibili - conclude Grandi - è a questo punto inevitabile per cercare di ottenere giustizia e il ripristino della parità di condizioni per il sì e per il no in campagna elettorale».

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