controlacrisi Autore:
fabrizio salvatori
Una "settimana di mobilitazione straordinaria a ridosso del voto" a
sostegno delle ragioni del no al referendum costituzionale. È la
proposta lanciata dal segretario generale della Fiom, Maurizio Landini,
al comitato centrale. In quei giorni, sottolinea, andranno organizzati
"volantinaggi, assemblee con i lavoratori ma anche iniziative fuori dai
luoghi di lavoro". La Fiom, quindi, sembra avere tutta l’aria di puntare
molto sulla vittoria del No, a differenza dell’appoggio algido da parte
della Cgil.
Intanto si è svolta questa mattina alla Camera dei
Deputati la conferenza stampa del Comitato per il No che ha presentato
l'Osservatorio TV con il quale, fino al 4 dicembre, verrà monitorata la
presenza nei tg nazionali delle ragioni del no nel referendum
costituzionale. Si tratta, come ha spiegato Roberto Zaccaria, della
elaborazione sia di dati dell'Agcom (che come noto arrivano con cadenza
quindicinale, gli ultimi disponibili sono quelli relativi al periodo 28
settembre-16 ottobre) che di Mediamonitor, osservatorio indipendente del
Dipartimento Comunicazione e Ricerca sociale dell'università La
Sapienza, che invece produce indagini in tempi più rapidi ma con uno
spettro più ridotto (prende in considerazione solo i principali tg della
sera).
Dall'incrocio e dall'elaborazione di questi dati, ha
spiegato l'ex presidente della Rai, emerge chiaramente il paradosso di
una par condicio rispettata nella forma ma violata nella sostanza.
Infatti oggi si è arrivati ad un sostanziale equilibrio nei tempi tra il
sì e il no, ma all'interno di questo schema al sì viene dato maggiore
spazio al tempo di parola, mentre il no prevale nel tempo di notizia:
significa che i testimonial del sì possono parlare direttamente, mentre
al fronte del no viene tutt'al più riservata una carrellata di immagini
mentre parla il giornalista.
Ma il dato più clamoroso, ha
sottolineato Zaccaria, riguarda la eccessiva presenza del governo, tanto
che l'Agcom ha richiamato sia la Rai che Sky. «Una volta la regola era
30 per cento al governo, 30 per cento alla maggioranza, 30 per cento
alla minoranza. Ora il governo drena un tempo rilevante, fino al 60 per
cento». Certo non è tutto tempo dedicato al referendum, ma si dà il caso
che Renzi sia il principale testimonial del sì e, come ha ribadito il
professor Alessandro Pace (presidente del Comitato per il no), in questo
momento esiste una stretta connessione nell'immaginario collettivo tra
la presenza in tv del premier, la riforma costituzionale, la sua
affermazione che si sarebbe dimesso in caso di vittoria del no ecc.
Insomma, un lungo servizio sui tg della visita di Renzi ad Obama va ben
oltre e vale di più dei pochi secondi dedicati al solo endorsement del
presidente Usa a favore del sì. Per questo, ha aggiunto Alfiero Grandi,
vice presidente del Comitato per il no, «mentre critichiamo una riforma
che punta all'uomo solo al comando, denunciamo una prepotenza che non è
solo l'ultra presenza di Renzi in tv, ma anche un uso spregiudicato del
potere».
In questo contesto, ha segnalato Vincenzo Vita, appare
«grottesca» la circolare Rai del 4 ottobre che impedisce a coloro che
partecipano ai comitati o hanno sottoscritto appelli di partecipare a
trasmissioni di intrattenimento o culturali non riconducibili a testate
giornalistiche: «Si tratta di una sorta di maccartismo in tredicesima -
ha denunciato Vita - che non immaginavamo facesse capolino nel servizio
pubblico e che rischia di prefigurare un precedente pericoloso, oltre a
non trovare alcun appiglio nella legge sulla par condicio. Speriamo che
la Rai ci ripensi e ritiri questa circolare che impedisce la
partecipazione a persone la cui unica colpa è quella di avere
un'opinione politica, un diritto per altro tutelato dalla nostra
Costituzione».
Il monitoraggio della presenza del no nei
principali tg della sera continuerà nelle prossime settimane, ha
spiegato in conclusione Roberto Zaccaria, con particolare attenzione
all'ultima settimana, quella che è generalmente considerata decisiva
perché è quella nella quale molti decidono come votare. Ed è anche
quella, va da sé, nella quale ogni squilibrio non potrà essere più
riparato ed eventuali sanzioni varranno per i posteri.
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giovedì 3 novembre 2016
Mass media & referendum, "Renzi sgomita e tira colpi bassi. E si vede!". I dati dell'Osservatorio Tv del Comitato per il No. Intanto, la Fiom programma "una settimana di mobilitazione straordinaria"
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