lunedì 7 novembre 2016

Dalle parti del PD. Pier Luigi Bersani: "Pd marcia su arroganza e sudditanza. Dicono 'Fuori,fuori?'. Bisognerà rassegnarsi".

PIER LUIGI BERSANI"Ci vuole libertà, responsabilità, autonomia, democrazia, schiena dritta. Non arroganza e non sudditanza - ha aggiunto Bersani, a margine di un convegno alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo -. Non mi interessano i tifosi leopoldini che urlano 'fuori, fuori, fuori', ma tutti gli altri che stanno zitti. Questo non va bene. Sono abituato a una politica diversa. Io non voglio niente, vorrei poter dire la mia finché è consentito parlare". Poi Bersani ha agiunto su Facebook: ""Io dico 'dentro, dentro' ma se il segretario dice 'fuori, fuori' bisognerà anche rassegnarsi ad un certo punto".
Quanto all'accordo siglato da Gianni Cuperlo per modificare l'Italicum, Bersani resta della propria posizione. "Un partito che è al governo e ha la maggioranza in Parlamento e pone la fiducia sull'Italicum non può certo cavarsela con un foglietto fumoso. Penso che Renzi voglia tenersi mano libere, altrimenti ci sarebbe stato qualcosa di serio".""Il 'no' al referendum è un modo per far saltare l'Italicum - ha aggiunto -, il resto sono chiacchiere. Su quel foglietto c'è scritto stai sereno, ma io voto no".

"Questa storia che il Pd fa tutto da solo si sta dimostrando debole, abbiamo perso tutti i ballottaggi. Bisogna costruire un area ulivista di centrosinistra, il Pd deve essere una infrastruttura non può essere il pigliatutto con la logica de comando", ha aggiunto l'ex segretario.
Una posizione che si scontra con la presa di posizione del vicesegretario Lorenzo Guerini. "Mi sembra una posizione molto
strumentale. In questi giorni abbiamo lavorato per trovare un' intesa sulla legge elettorale, e mentre lo facevamo tutti i giorni fioccavano dichiarazioni che puntavano a sabotare questo tentativo. Credo che bisognerebbe misurare le parole. E provare a spiegare la coerenza rispetto a voti che sono stati dati in Parlamento. Bersani ha votato la riforma in tutte le sue letture, vedere un cambio di opinione crea sconcerto nel nostro elettorato e nella base".

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