sabato 22 novembre 2014

La truffa (tanto per cambiare) del governo sugli F35.

F35Il 24 settembre scorso la Camera dei deputati ha approvato una mozione del Pd (a prima firma dell'onorevole Scanu) che chiedeva il dimezzamento della spesa per gli F35. Ieri la maggioranza di governo (Pd incluso) ha invece votato in Commissione bilancio contro un emendamento di Sel che, in attuazione della mozione di settembre, chiedeva il dimezzamento della spesa per gli F35 nella legge di stabilità nel 2015.

  Deputato indipendente di Sel. Fondatore campagna Sbilanciamoci

Una vera truffa verso l'opinione pubblica, un raggiro del voto parlamentare di settembre e una pugnalata a chi nel Pd (a partire dall'onorevole Scanu) si è battuto per la riduzione del programma dei cacciabombardieri.
A settembre i giornali e le tv avevano titolato: "Il Pd per il dimezzamento degli F35". Era purtroppo un'illusione. Alla prima occasione utile (la legge di stabilità) il governo ha imposto alla maggioranza (e al Pd) un cambio di linea: i finanziamenti per gli F35 non si toccano. Una scelta profondamente sbagliata: mentre in questa legge di stabilità si tagliano 6 miliardi a regioni e ad enti locali (che saranno costretti a tagliare ai servizi sociali) i fondi per gli F35 (13 miliardi per l'intero programma) non vengono intaccati.
Renzi, quando sta davanti ai boyscout (come questa estate a San Rossore) dice che gli F35 "non sono un'arma per costruire la pace" e che sono "inutili" (però sono molto utili al business militare e alle poetiche di riarmo) ma ai suoi parlamentari dice di fare esattamente l'opposto: gli F35 non si toccano.
Il voto di ieri contraddice gli annunci e le parole del premier, ma anche una mozione parlamentare di cui il governo dovrebbe tenere conto. Continuare a spendere soldi negli F35 mentre non ci sono i soldi per gli ammortizzatori sociali e per il fondo non autosufficienza è una scelta inaccettabile.

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