Come è nato
Nel
2013 Reti di Pace, una rete di produttori, cooperative sociali,
distributori, associazionismo e cittadini avviano sul territorio un
Laboratorio di Economia Sociale territoriale. Il
laboratorio vuole essere autonomo; si confronterà con le
istituzioni; sarà caratterizzato da un rapporto costante tra il
piccolo produttore - che non vende alla grande distribuzione - e il
cittadino.
Chi
Vari gli attori diversamente
interessati – produttori, cooperative sociali, distributori,
cittadini, associazioni, gruppi politici di base - che
s’incontrano nella reciprocità dell’offerta e della richiesta. I
produttori che vogliono vendere il loro prodotto, i distributori che
ne garantiscono la diffusione, le cooperative sociali che investono
per favorire svantaggiati, i cittadini che vogliono cibo sano e
giusto, oggetti e servizi offerti in modo trasparente.
Motivazione
In genere
viviamo in situazione di forte dipendenza - per quanto riguarda
l’alimentazione, il bisogno di oggetti del quotidiano, la soluzione
di problemi domestici - dai centri commerciali,
dai supermercati che sembrano soddisfare le varie esigenze che ogni
giorno sopravvengono. Di fatto, le
industrie riforniscono le grandi aree di distribuzione di alimenti e
merci, generalmente, di mediocre qualità, di cui non conosciamo la
provenienza, le condizioni di lavoro con cui vengono prodotti e le
ricadute sulla salute, sull’ambiente e sull’economia: abbiamo
perso padronanza sul cibo, sugli articoli di prima necessità.
Inoltre il fare acquisti, in modo prioritario, presso le grandi aree
di distribuzione implica il nostro sostegno, nostro malgrado,
all’economia speculativa: favoriamo il processo di
finanziarizzazione del cibo e degli oggetti del quotidiano.
“Al supermercato, in banca,
sul posto di lavoro, all’edicola, in cucina, nel tempo libero
scegliendo cosa e quanto consumare, da chi comprare, come viaggiare,
a chi affidare i nostri risparmi... rafforziamo un modello economico
sostenibile o di saccheggio, sosteniamo imprese responsabili o no;
sosteniamo un’economia solidale e dei diritti o un’ economia di
sopraffazione reciproca.” (F.Gesualdi, Altreconomia)
A questi comportamenti ne
vogliamo sostituire altri che valorizzino l’economia reale,
produttiva, sociale
Finalità
Tentare di
valorizzare l’economia reale sociale; impegnarsi nel creare
alternative; agire sulle cause per trasformare la realtà pur nel
nostro piccolo.
Mettere
in moto un modello di economia sociale che generi salute per tutte e
per tutti e benessere nella relazione sociale. Sviluppare
l’economia sana e giusta sul nostro territorio, moltiplicando la
richiesta di prodotti e servizi sani, giusti e solidali.
Costruire insieme una microsocietà dove le risorse e il territorio
siano sviluppati per il benessere collettivo e non per l’interesse
economico di pochi. Costruire una consapevolezza collettiva che ogni
cosa che sottraiamo al mercato speculativo riduce il campo della
finanziarizzazione e apre il campo alla solidarietà: diveniamo
comunità
Obiettivi
- Formazione delle nuove
generazioni.
- Lavorare sulle istituzioni
territoriali per proporre nuove modalità di acquisto
- Incentivare l’economia locale
reale, grazie alla relazione diretta tra produttori di cibo e merci
di uso quotidiano sani e giusti e acquirenti; un’economia che
produca lavoro, nuovo reddito.
- riassegnare forte valenza
politica all’acquisto diretto del prodotto, ossia presso il
produttore, tramite i GAS, o in un luogo pubblico come il mercato.
- Distribuzione /vendita del
prodotto sano e giusto in luoghi pubblici: avere nei mercati rionali
un banco per la vendita di prodotti sani e giusti a cui possono
accedere i cittadini.
Il Laboratorio di Economia Solidale
potrebbe tenere un banco al mercato
Trovare
una sede logistica propria per smistamento prodotti dei GAS, per
incontri, per uno spazio di laboratorio permanente
- Sottrarre, con il nostro
comportamento quotidiano, merci dalla speculazione finanziaria e
valorizzare il lavoro del piccolo produttore e artigiano;
- Sensibilizzare sul ciclo dei
rifiuti, sulle vere alternative al conferimento in
discarica, sul
riutilizzo di beni e sulla scelta di prodotti con meno imballaggio
a) riciclo di computer usati prima
che questi diventino vero e proprio rifiuto
b) riparazione
di biciclette e cicloturismo; noleggio di bici, corsi sull'uso e la
manutenzione della bicicletta, raccolta di copertoni e camere d'aria,
di impermeabili e K-way per la produzione di accessori.
- Contribuire a salvare il
paesaggio, a difendere il terreno agricolo, a salvare gli spazi verdi
e renderli fruibili agli abitanti, dando un freno alla speculazione
edilizia.
-- Incoraggiare l’autoproduzione
e farla divenire fonte di reddito
a)Diffusione di un sapone liquido
autoprodotto b) Cestini in midollino
c) Organizzazione di una fiera
dell’autoproduzione per promuovere un’economia di vicinato .
Strumenti
- incontri formativi su
economia dominante, processo di finanziarizzazione e democrazia,
diritti fondamentali dell’uomo
- Sensibilizzazione nelle
scuole, a partire dalla scuola dell’infanzia
- individuare
servizi e prodotti che possono essere proposti all’interno del
laboratorio di economia sociale;
- individuare
persone, gruppi di persone, associazioni, comitati, gruppi politici
che vogliono impegnarsi in questa azione di valenza politica
- Acquistare direttamente da quei
coltivatori e imprenditori che hanno a cuore la vita della terra e
delle persone e che agiscono nell’ambito della responsabilità
sociale.
- acquistare tramite il Gruppo di
Acquisto Solidale
- attuare una
campagna per diffondere GAS o l’acquisto diretto
- avere un luogo pubblico dove
tutte e tutti possano comprare merci sane a prezzi accessibili.
- Ridare valore al mercato rionale
come spazio pubblico
- richiedere in affidamento la
gestione di aree di verde pubblico per orti e giardini a cooperative
sociali, associazioni del settore
- una guida
all’economia solidale territoriale
- una guida
per l’acquisto di frutta e verdura
- avere
bacheche a disposizione per informazione su strada
- una guida
per i prodotti del sud del mondo
Avviato fino ad ora
- la formazione di una rete
- l’acquisto presso il produttore o tramite i GAS
- scheda frutta e verdura: elenco punti vendita diretta e di negozi riforniti di cassettoni
- guida all’Economia Solidale Territoriale
- guida per l’acquisto dei prodotti del sud del mondo
- il progetto di sensibilizzazione all’Alimentazione nelle scuole
- Progetto autoproduzione e Fiera dell’Autoproduzione*
- un prodotto autoprodotto il sapone 100% da olio di oliva
- raccolta e riciclo pc; autoproduzione software linux
- riparazione biciclette, noleggio bici
- invito a dare il 5 x mille a realtà del LES che ne possano beneficiare
*Fiera Autoproduzione –
Riflessioni
Premessa – Precisiamo che
quando parliamo di autoproduzione, intendiamo autoproduzione interna
a un territorio determinato, che include artigianato, servizi e
fondata sui criteri della sostenibilità
Motivazione - Il sistema ci
rende incompetenti e ignoranti al fine di venderci merci, prodotti,
servizi: risultato è che dimentichiamo quello che sappiamo fare,
intanto è Il sistema che ci pensa per noi. All’interno del
Laboratorio di Economia Solidale Sociale il consumo critico è troppo
poco. Vogliamo trasferire i nostri saperi, ripartire dalle capacità
del fare e diffondere anche a chi non sa di averle. Riacquistare
insieme le nostre conoscenze.
Finalità - Riappropriarci
del sapere e del saper fare; valorizzare a) l’autoproduzione come
fonte di sapere e di saper fare; b) la trasmissione di conoscenze e
capacità come aspetto culturale che dà luogo a una comunità che si
sottrae – parzialmente – alla logica dell’economia dominante.
Mirare a un circolo virtuoso con attività laboratoriale a km 0
Obiettivi della fiera
dell’autoproduzione - ritrovare il piacere dell’autoproduzione
facendo insieme e trasmetterlo a chi vuole imparare; tramandare
conoscenze e capacità dagli anziani - artigiani, tecnici, … - ai
giovani. Creare forza lavoro, un mercato del lavoro territoriale.
L’autonomia di un piccolo gruppo territoriale dal sistema economico
dominante, limitata a quei prodotti e servizi messi in comune.
Quali prodotti: prodotti
alimentari; oggetti del quotidiano; riparazioni computer e riciclo;
riparazioni e riciclo bicilette; pronto intervento domestico –
riparazioni sartoriali, idrauliche, elettriche, di elettrodomestici…
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