venerdì 28 novembre 2014

Il fisco controllerà i conti correnti. Con la legge di Stabilità meno vincoli all'accesso della banca dati nella lotta all'evasione.

SPYD’ora in poi il grande occhio del fisco potrà controllare più facilmente i contro correnti. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, grazie a un un emendamento contenuto nella Legge di Stabilità si allargherà la “platea” degli inquisiti.


Parola d’ordine: lotta alle frodi fiscali. Strategia: accesso agevolato alla “super-anagrafe” dei movimenti bancari , che il fisco potrà consultare con molta più agilità.
“La super anagrafe è una banca dati in cui arrivano le informazioni sui rapporti bancari che istituti di credito e altri intermediari finanziari trasmettono direttamente all’Agenzia delle Entrate. Per esempio, per i conti correnti, sono stati finora trasmessi i dati 2011 e 2012 realtivi a saldo a inizio e fine anno, totale dei movimenti in entrata e in uscita e delle operazioni extraconto. Non viene quindi trasmesso il dettaglio di ogni operazione effettuata nel corso dell’anno”.
Se fino a questo momento i controlli venivano effettuati su liste di contribuenti “selezionati” perchè a maggior rischio di evasione
“L’accesso alle informazioni dell’Agenzia delle Entrate diventa adesso semplificato perchè l’Agenzia potrà consultarle per approfondire “il rischio evasione” di tutti i contribuenti in base alle indicazioni sui soggetti da controllare che verranno stabiliti di anno in anno”.
Così un numero maggiore di conti correnti potrebbe finire sotto la lente del fisco. D’altronde il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan mira a recuperare quest’anno 3, 5 miliardi in più grazie alla lotta all’evasione.
In ogni caso verrebbero rispettati i criteri di riservatezza e di adeguato trattamento dei dati personali dei cittadini perché
“l’intenzione dei deputati che hanno presentato l’emendamento è quella di limitare l’accesso ai dati solo ai funzionari delle Entrate altamente specializzati e autorizzati sempre a livello centrale”.
Di fatto il cambiamento sarà nella modifica dei criteri di accesso al grande bacino di informazioni che è la super-anagrafe, ma l’Agenzia delle Entrate potrà solo individuare situazioni ad alto rischio e non identificare singoli contribuenti per sottoporli a controlli mirati.

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