giovedì 23 ottobre 2014

Canada, terrore in Parlamento: 2 morti. Ucciso un attentatore convertito a Islam.

Assalto a Ottawa: "due o tre persone" hanno aperto il fuoco, sparando 30 colpi. Morto un soldato italo-canadese e un terrorista di origini algerine, almeno due i feriti. Sospetti sulla pista del fondamentalismo islamico.


ilfattoquotidiano.it
Canada, terrore in Parlamento: 2 morti. Ucciso un attentatore convertito a IslamDue sparatorie, forse messe a punto da un commando, di cui una all’interno del Parlamento. Un soldato e un attentatore morti, almeno due feriti che, trasportati in ospedale, sono stati dimessi alcune ore dopo. E due terroristi in fuga ricercati dalla polizia. E’ stato un assalto in piena regola quello fuori dalla sede dell’assemblea legislativa di Ottawa, di fronte al National War Memorial, il Monumento ai Caduti della capitale canadese dove, riferisce il parlamentare canadese Tony Clement, sono stati sparati “circa 30″ colpi mentre era in corso una riunione della maggioranza in Parlamento. Chiuse le scuole e le ambasciate, inclusa quella italiana e americana e la sede diplomatica canadese a Washington.  
L’attentatore ucciso è di origini algerine: era considerato “viaggiatore ad alto rischio” – Uno dei tre aggressori è stato ucciso ma secondo la polizia, che ha ricevuto una segnalazione alle 9.52 ora locale, sono state “due o tre” le persone ad aver aperto il fuoco. L’attentatore morto si chiamava Michael Zehef-Bibeau, classe ’82 e persona già nota alle autorità del paese nord americano. Il 32enne aveva origini algerine e, secondo fonti canadesi, da poco si era convertito all’Islam.
Per il quotidiano The Globe and Mail, inoltre, il giovane recentemente era stato indicato come “viaggiatore ad alto rischio” e a luglio gli era stato sequestrato il passaporto. Un particolare non di secondo piano, perché si tratta delle stesse circostanze emerse per il 25enne Martin Couture-Rouleau (anche lui convertitosi all’Islam jihadista), che due giorni fa in Quebec, a Saint Jean sur Richelieu, si è lanciato con la sua auto contro due militari canadesi, uccidendone uno, ed è stato poi a sua volta ucciso dalla polizia al termine di un inseguimento. Anche a lui era stato sequestrato il passaporto quando aveva provato a partire per la Turchia. L’attacco di due giorni fa era stato definito dal ministro per la Sicurezza pubblica, Steven Blaney, “chiaramente legato all’ideologia terrorista”. Ora la storia si ripete, diversa nella dinamica, ma identica per caratteristiche dei protagonisti e per il bilancio dei morti. In questo caso, il soldato ucciso si chiamava Nathan Cirillo, aveva 24 anni, era un riservista italo-canadese che faceva base a Hamilton, in Ontario.
Al 32enne Michael Zehef-Bibeau era stato sequestrato il passaporto in quanto “viaggiatore ad alto rischio”
Non confermata la matrice islamica dell’attacco terroristico – Un episodio, definito “spregevole” dal premier canadese Stephen Harper, che risveglia l’ipotesi del fondamentalismo islamico, visto che giunge a due giorni da quanto accaduto  A Saint Jean sur Richelieu. La Casa Bianca però, non è in grado di dire se sia stato un attacco di matrice terroristica, visto che le indagini, ha riferito il portavoce Josh Earnest, sono ancora in fase iniziale. Obama ha contattato telefonicamente Harper e negli Usa, a protezione dei militari a guardia del monumento, le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza alla Tomba del Milite Ignoto nel Cimitero Nazionale di Arlington, in Virginia. Solidarietà e vicinanza al governo canadese anche da parte del premier britannico David Cameron. “Sono sconvolto dall’attacco di oggi a Ottawa – ha scritto su Twitter -. Offro il mio pieno sostegno al primo ministro Harper e al popolo canadese mentre affrontano questo incidente”. 
La polizia: “State lontani dal centro di Ottawa” - “La situazione è fluida e l’operazione ancora in corso. Ci sono ancora molte domande a cui non possiamo rispondere”, ha detto la polizia canadese nel corso di un briefing con la stampa, chiarendo però che un attentatore è stato ucciso, mentre “altre due persone sono ricercate a piede libero”. Le forze dell’ordine hanno chiesto ai cittadini di “rimanere lontani dal centro di Ottawa” e ha riferito di essere impegnata nel controllo del Parlamento, stanza per stanza. Per questo motivo l’edificio è stato riaperto solo a tarda notte, con parlamentari, giornalisti e staff (rimasti barricati per quasi 12 ore nelle aule dopo che un uomo ha aperto il fuoco) usciti a poco a poco.
La zona intorno al complesso governativo noto come Parliament Hill rimane chiusa a causa delle indagini ancora in corso, anche se la polizia non ha confermato la caccia a un altro assalitore. In un tweet, uno dei giornalisti che segue la politica canadese ha scritto che i deputati e i senatori sono stati scortati fuori dagli agenti della sicurezza ma molti, compreso lo stesso giornalista, rimangono dentro. La polizia, del resto, continua a setacciare la zona intorno a Parliament Hill, che rimane chiusa, alla ricerca di altre due presunti aggressori. La polizia federale, le Giubbe rosse, ha precisato che sono due, e non tre come detto in un primo momento, le sparatorie avvenute nel complesso governativo di Parliament Hill, smentendo che i colpi di arma da fuoco siano esplosi anche davanti al centro commerciale di Rideau. Al personale militare è stato chiesto di rimanere negli edifici, mentre sono state prese precauzioni nelle basi militari. “E’ importante per tutti i canadesi di rimanere vigili” e di riferire qualsiasi comportamento sospetto, ha aggiunto la polizia.
Continuano ininterrottamente le ricerche degli altri attentatori che sono riusciti a fuggire
“L’attentatore vestito di nero” – Nel corso delle sparatorie alcune persone sono fuggite dall’edificio calandosi dall’impalcatura montata per lavori di ristrutturazione e alcuni testimoni hanno riferito che uno degli aggressori, arrivato nei pressi del Parlamento a bordo di un’automobile nera, aveva un fucile da caccia e indossava abiti civili. Gli attacchi sono avvenute nei pressi del Monumento ai Caduti, dove è rimasto colpito il militare poi morto, all’interno del Parlamento, dove è stato ucciso uno degli assalitori. “Ho guardato fuori dalla finestra e ho visto un assalitore, un uomo vestito tutto di nero con un foulard sul viso e con qualcosa sopra la testa. Aveva un fucile e ha sparato a bruciapelo due volte contro la guardia d’onore davanti al cenotafio”, ha detto Tony Zobl, un cittadino testimone oculare della sparatoria. Dopo essere stata colpita, ha proseguito, “la guardia d’onore (poi deceduta) ha lasciato cadere la sua arma e l’assalitore ha alzato le braccia trionfante, tenendo in mano il fucile”.
Premier portato al sicuro e ambasciate chiuse -Per motivi di sicurezza il premier canadese Stephen Harper e il leader ufficiale dell’opposizione, Thomas Mulcair, sono stati portati in una località segreta e si trovano al sicuro. Isolata anche l’ambasciata Usa come del resto l’area del Parlamento, circondata dalle forze dell’ordine. L’intera zona è in “lockdown”, cioè è stata bloccata, senza la possibilità di uscire per chi si trova già dentro né di accedervi per chi si trova fuori.
Stephen Harper: “Non ci faremo intimidire”
“Saremo vigili contro coloro che cercano di farci del male. Non saremo mai intimiditi, manterremo il Canada sicuro”. Parola del premier Stephen Harper, che alle 19 (l’una di notte in Italia) ha parlato alla nazione. “I responsabili non avranno un rifugio sicuro sul territorio canadese” ha aggiunto il primo ministro, secondo cui “il Canada non è immune agli attacchi terroristici che vediamo in tutto il mondo”. “I nostri pensieri e le nostre preghiere – ha aggiunto – sono per Nathan Cirillo, rimasto ucciso nell’attacco davanti al Parlamento”.

Nessun commento:

Posta un commento