Dopo 7 settimane di incontri si sono conclusi lo scorso 8 luglio i
lavori dell’Assemblea Costituente che hanno dato finalmente vita al “Patto Julian Assange”. L’assemblea è formata da circa 30 persone, tra cui giornalisti che da anni divulgano informazioni e contenuti a favore della libertà di opinione e al contrasto alla censura.Lo scopo principale di questo patto è la tutela dei membri aderenti e delle loro operazioni grazie alla cooperazione, alla sorveglianza e alla condivisione delle richieste di difesa. Se uno o più membri aderenti al patto dovesse subire diffamazioni, accuse infondate o minacce, che conducano a limitazioni della propria attività (ad esempio la chiusura dell’account o delle pubblicazioni, censura, shadow banning, sanzioni etc. ), nel caso in cui le pubblicazioni siano conformi ai principi ispiratori e le fonti dei contenuti siano trasparenti e autentiche, ogni membro si impegna a valutare la richiesta di difesa comune e a condividerla prontamente sui propri mezzi di diffusione, esprimendo solidarietà nei confronti del membro e dissenso nei confronti delle azioni censorie e dei loro effetti. Sono già state fatte diverse azioni di difesa comune in rete denunciando contemporaneamente sui diversi canali di comunicazione gravi abusi e censure senza motivazioni, raggiungendo un grande consenso e una notevole audience.
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