domenica 30 agosto 2020

Esclusivo! Il tampone non è diagnostico come raccontato!

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Del Dott. Sergio Resta
La questione da derimere fondamentalmente è se il tampone, in caso di positività, sia riferibile a soggetto potenzialmente infettante o meno. Gary mullis, che ha ricevuto il premio Nobel per la scoperta relativa alla PCR (Protein Chain Reaction) identificò il test semplicemente come strumento di ricerca e indagine e non di mera diagnosi. Le sequenza molecolari identificate dal test potrebbero essere relative a virus corona già disattivato da un punto di vista immunitario. L’immane mole numerica dei test effettuati fa emergere una realtà che, ovviamente, fa propenderei due schieramenti verso deduzioni diametralmente opposte, tanti soggett i, assolutamente asintomatici risultano positivi, tanti pazienti con sindromi respiratorie relativamente importanti, con comune connotazione sintomatologica propria delle affezioni stagionali delle prime vie respiratorie, risultano negativi al test del tampone naso-faringeo. Allo scopo di fare chiarezza sul valore predittivo del tampone è bene lasciare la parola a chi li produce, in un’area del globo da sempre riconosciuta come ad altissima concentrazione tecnologica.

Ecco una parte saliente del bugiardino del tampone.
“Xpert Xpress SARS-COV-2 è un test di reazione a catena della polimerasi in tempo reale (RT-PCR) previsto per il rilevamento qualitativo degli acidi nucleici del SARS-COV-2 in campioni di analisi da tampone nasofaringeo, tampone nasale o lavaggio/aspirato nasale prelevati da soggetti con sospetta infezione da covid-19.
I risultati servono per l’identificazione dell’RNA del SARS-COV-2.
I risultati positivi sono indicativi della presenza di RNA del SARS-COV-2, ciononostante, per determinare lo stato di paziente infetto è necessaria la correlazione clinica con l’anamnesi e con altri dati diagnostici del paziente stesso. I risultati positivi non escludono la presenza di infezioni batteriche o di infezioni concomitanti da altri virus. L’agente rilevato potrebbe non essere la causa concreta della malattia.
I risultati negativi non escludono un’eventuale infezione da SARS-COV-2 e non devono essere usati come unica base per il trattamento o per altre decisioni riguardanti la gestione dei pazienti. I risultati negativi devono essere accompagnati da osservazioni cliniche, anamnesi del paziente e informazioni epidemiologiche.
Il test Xpert Xpress SARS-COV-2 deve essere svolto da operatori opportunamente addestrati, in ambiente di laboratorio o presso il paziente.
Reazioni crociate a seguito di presenze batteriche, virali o altro tipo di interferenti, sono “non previste” attenzione!!!…Ripeto, “non previste” quindi non escluse su test eseguiti “in vitro”, non “in vivo”!
Qual è il significato? Che se hai un’infezione di altro genere che coinvolge le mucose delle vie aeree superiori, la probabile interferenza potrebbe causare positività del tampone.
Elemento attualmente tenuto in poco conto dal momento che anche i tamponati negativi vengono guardati con sospetto da una medicina ormai soltanto affaristica e dittatoriale.

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