La fiaba di Pinocchio
pur avendo ottenuto un successo strepitoso, ha spesso suscitato
dibattiti. Se da un lato c’è chi la difende, dall’altro c’è chi la
ritiene pericolosa perché di cattivo esempio. D’altra parte il senso
stesso della fiaba, secondo quanto afferma Igor Sibaldi, è stato
travisato. Pinocchio infatti viene letto per indurre i bambini a seguire
le regole, ammonendoli sui pericoli insiti in un atteggiamento di
disobbedienza quando in realtà, lo scopo di Collodi era un altro. E lo
si intuisce osservando alcuni particolari, per esempio il libro su cui
Pinocchio studia, che è privo di frontespizio e di indice. Come a
suggerire, qui nessuna regola. Ma c’è di più, secondo Sibaldi questa
storia è un vero e proprio trattato di Qabbalah che ci insegna la più
grande delle lezioni, quella della disobbedienza. Ogni passaggio, ogni
disavventura, ogni incontro svelano dettagli e curiosità su ciò che
accade a tutti noi, da come ci incarniamo a come diventiamo esseri umani
autentici, dal ruolo che abbiamo nella creazione a come si svolgono le
iniziazioni e via dicendo.
Significati simbolici
Il papà di Pinocchio si chiama Geppetto
(Giuseppe) e di mestiere fa il falegname mentre Pinocchio viene
realizzato da un pezzo di legno e già qui è tutto un programma. Il pezzo
di legno allude alla natura inferiore mentre la trasformazione in
bambino vero si riferisce al sé superiore che finalmente viene allo
scoperto. La Fata Turchina è la Madonna, Pinocchio è
l’essere umano destinato all’avventura della vita che dopo aver superato
diverse prove iniziatiche si trasforma in un bambino vero. Si ritiene
inoltre che lo stesso nome, Pinocchio, sia un’allusione alla ghiandola
pineale, associata al terzo occhio. Sibaldi parla di Pinocchio come di
opera cabalistica poiché afferma che lo stesso Collodi fosse un
cabalista, altri autori come per esempio Giacomo Maria Prati evidenziano
ulteriori similitudini con il processo alchemico: il burattino
rappresenta in tale ottica “la materia grezza universale già piena
di vita propria che viene plasmata da un demiurgo-architetto e la Fata
appare quale Iside-Grande Madre, signora della api, delle trasformazioni
e degli animali. Il legno stesso è segno della nave e del viaggio e
Pinocchio passa più volte attraverso i quattro elementi della natura
alla ricerca perenne della quintessenza! Viene infatti bruciato dal
fuoco nei piedi e rischia di essere del tutto bruciato per opera del
gatto e la volpe nel bosco di notte, naufraga due volte nell’isola della
Fata e nel ventre del Pesce, vive l’esperienza dell’aria due volte:
appeso alla quercia grande e volando sul colombo! Si tratta quindi
sempre di “prove iniziatiche” dove il nostro protagonista rischia spesso
al morte e ciò gli apre nuove vie e stadi di maturazione interiore.”
In ogni caso, tutte le diverse sfide
esistenziali che Pinocchio si trova ad affrontare, parlano di
trasformazione e sono sempre seguite da un processo di crescita. Questo
viaggio è costellato di simboli come suggerisce Giacomo Maria Prati: dal
serpente al cane, dal pesce alla ricetta magica che moltiplica l’oro a
base di terra, acqua e sale, elementi fortemente simbolici: “il sale
significa lo spirito, l’acqua significa la mutazione/anima volatile e
la terra significa il corpo o il cuore.” Letta in chiave simbolica,
l’opera, continua Giacomo Maria Prati, è invece “un teatro dialettico
abilissimo fra il libero arbitrio e il destino, fra la volontà e la
necessità, fra il sogno e la vita. Finisce infatti in modo prodigioso:
una storia tutta onirica si conclude nell’unico sogno “veramente”
raccontato, un sogno teurgico e taumaturgico che libera l’essere dal
legno e lo restituisce alla sua vera dimensione. Un sogno che ricorda
quelli incubati nei Templi di Asceplio o Demetra.”
Per non parlare della simbologia religiosa,
che è quella su cui sofferma anche Sibaldi, rinvenendo in Geppetto la
figura di Gesù falegname, nella Fata Madrina quella di Maria che
interviene in modo provvidenziale, nel pesce il simbolo cristiano per
eccellenza e in Pinocchio noi esseri comuni. Pinocchio diventa
allora una storia di ribellione e ritorno al Padre, che può trasformarsi
definitivamente dopo essere passato per le diverse tappe, dal battesimo
alla croce. Ma pensiamo anche alla trasformazione di Pinocchio
nel ventre della balena, che richiama il libro del profeta Giona.
Insomma, è un libro che va riletto da una nuova prospettiva.
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