Come
tutti, in questi giorni, subiamo un continuo bombardamento per quel che
concerne l’aggiornamento giornaliero della situazione del trend dei
contagi riferiti al corona virus.
Sono
dieci giorni a questa parte che spaventa non poco l’incremento del
numero dei contagiati, si badi bene in quest’ultimi rientrano: malati,
portatori sani, lievemente positivi (asintomatici) e positivi per errore
di rilevazione.
Come
accaduto per la modifica costituzionale, cavallo di battaglia del M5S,
di ridurre il numero dei parlamentari, lo stesso accade con l’incapacità
di leggere i numeri che giornalmente vengono snocciolati dalla
protezione civile.
Sarebbe
auspicabile, per chi ricopre determinate posizioni, che sia scevro da
condizionamenti esterni e dire le cose come statistica comanda e
abbandonare la “prostituzione intellettuale” tanto cara a Mourinho.
Mi
spiego, affermare che in Italia i politici che ci rappresentano
(630+315) sono troppi lo affermano in base a cosa? Quale è il parametro
di riferimento? Presto detto ogni 100.000 abitanti noi abbiamo 1,6
parlamentari che ci rappresentano quando la media Europea è pari a 4,11
(Servizio Studi del Senato); pertanto non possiamo prendere l’Europa a
riferimento solo quando ci fa comodo (gli fa ndr).
Ridurre
chi ci rappresenta, a parere dello scrivente, significa precludere la
possibilità di far giungere le nostre esigenze al vertice, era più
semplice dimezzare gli stipendi e relativi rimborsi in quanto si può
campare degnamente e serenamente anche con 7.000€ al mese, visto che ci
sono famiglie che lo fanno con 1.000.
Quindi
preso il palo dell’incapacità di leggere i numeri relativi ai
parlamentari, si persevera nel comunicare al popolo che si è passati da
200 contagi giorno a 1300.
Robert
Anson Heinlein affermava che se qualcosa non può essere espressa in
numeri non è scienza è pura opinione, quindi propaganda becera.
E’
sufficiente dividere il numero dei positivi per i tamponi totali
giornalieri il risultato ottenuto moltiplicarlo per 100 per ottenere la %
dei positivi del campione analizzato.
Esempio
lampante: fa più paura nelle coscienze umane vedere un incidente aereo
con 300 morti o sapere che in un anno nelle autostrade italiane muoiono
mediamente 7.000 persone? Ve lo dico io, vi spaventa più un aereo che
cadendo provoca 300 morti tutti in una volta che uno stillicidio di 19
morti al giorno frammentati su tutto il territorio nazionale.
Il
segreto sta proprio qui, fino a quando non bareranno e la percentuale
giornaliera sul totale dei tamponi fatta si attesta tra il 0,8 e 1,5%
che paura può fare al cittadino? Nessuna! Ma se gli diciamo che in un
giorno ci sono stati 1500 contagi facciamo piombare la popolazione nel
panico.
Anche
in questi casi la statistica e un po’ di medicina ci vengono in aiuto,
perché abbiamo saputo che le procedure per l’effettuazione del tampone
sono diverse e frammentate, io ho subito un tampone del diametro di
oltre mezzo cm con dolori atroci e perdite di sangue dal naso una volta
che il tampone è stato spinto oltre il setto nasale e conati di vomito
per quello effettuato il gola mentre alcuni affermano di aver fatto il
tampone dove gli è stato inserito solo un piccolo cotton fioc che ha
stazionato nella narice e stop; pertanto vi è il ragionevole sospetto
che, non essendo paritetico il sistema di rilevamento da parte degli
operatori, il materiale organico da processare non sia il medesimo
stesso dicasi per la validità degli strumenti dato che vengono trovati i
asintomatici/lievemente positivi; inoltre, dei c.d. asintomatici, che
rappresentano un buon 80% del totale, dobbiamo affermare che almeno il
5% da un falso positivo.
Reuters
(dopo una intervista al Public Health England) afferma che i lievemente
positivi, ottenuti con questi risultati in tempo reale (tampone), non
indicano che il virus è perfettamente intatto o infettivo tale per cui
da provocare trasmissione ad altre persone o scatenare malattia
violenta, ma che per verificare effettivamente la “vita” del virus
occorra procedere con l’isolamento dello stesso mediante analisi con
metodi di coltura in luoghi di contenimento; metodi lunghi, complessi e
costosi.
A voi le conclusioni.
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