lunedì 20 aprile 2020

“Campagnano zona rossa: nepesini sconvolti, ma solidali”

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La lettera del sindaco Franco Vita ai cittadini del paese confinante: "Non volevamo discriminarvi"

 Franco VitaNepi – “Campagnano zona rossa: nepesini sconvolti, ma solidali”. E’ una lettera di scuse, di chiarimenti e di sincera vicinanza quella del Comune di Nepi ai vicini di casa, i campagnanesi, abitanti di un piccolo paesino della provincia di Roma ma legato con un filo rosso a quello della Tuscia.

L’impasse era nato quando è iniziata a circolare la notizia che Campagnano di Roma era stata dichiarata zona rossa per via dei tanti, troppi contagiati di Covid-19.
Il sindaco di Nepi Franco Vita, su Facebook, ha pubblicato nel pomeriggio di sabato una comunicazione nella quale invitava i suoi compaesani a mettersi in quarantena qualora avessero avuto contatti con quelli di Campagnano. Poche ore dopo, poi aveva aggiunto che a breve avrebbe avuto un incontro con Daniela Donetti, direttore generale della Asl di Viterbo, per il da farsi.
In tanti però non l’hanno presa bene. I due paesi infatti sono molto legati essendo confinanti e la raccomandazione è stata presa, da alcune persone, come una discriminazione. Questo però non era certo lo scopo della comunicazione del sindaco Vita.
Nella giornata di ieri, dunque, è arrivato il chiarimento. Una lunga lettera, sempre pubblicata sul social network, nella quale si spiegavano i motivi di quella decisione presa in fretta e furia per salvaguardare i cittadini.

“Crediamo fermamente che ci sia stato un grande malinteso – esordisce il Comune di Nepi -, per il quale siamo davvero dispiaciuti. Dopo l’annuncio da parte dei giornali della “zona rossa”, in pochi minuti ci siamo ritrovati a dover effettuare decine e decine di chiamate, a ricevere richieste e a rispondere in modo repentino alle tante domande fatte dai nostri concittadini. A causa di ciò nel nostro primo comunicato, redatto in poco tempo a causa dell’emergenza, si cercava di tranquillizzare tutti, invitando alla calma nonostante la raccomandazione di comunicare eventuali contatti con la popolazione di Campagnano, col solo scopo di mantenere la situazione sotto controllo”.
Poi la dichiarazione di vicinanza, solidarietà e affetto da parte di tutto il paese. “Le nostre società non sono legate solamente da un confine – continua la lettera -, tra di noi ci sono parenti, amici, colleghi. Tra di noi c’è molto, ci sono due territori in sinergia. La notizia che Campagnano diventava “zona rossa” ci ha sconvolto, è stata da noi vissuta come se ci avesse colpito e coinvolto direttamente, ed il fatto di essere stati fraintesi ci ha fatto ancora più male, perché questo ha creato delle fazioni che non devono esserci, né ora, né mai”.
Quindi nessun intento discriminatorio, anzi. “Nessuno ha avuto l’intenzione di discriminare Campagnano e i suoi cittadini – prosegue la nota – , sarebbe potuto capitare anche a noi! Purtroppo questo è un male che non conosce tregua e non possiamo permetterci di abbassare la guardia, per il bene di tutto il nostro territorio, indipendentemente dai confini comunali. Le misure che verranno predisposte, come ad esempio il maggior controllo delle forze dell’ordine sulle strade, sono solo una normale conseguenza di avere vicino un comune dichiarato “zona rossa”. La nostra solidarietà nei confronti del popolo campagnanese tutto e ripetiamo, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri colleghi, è totale. Il dolore provocato da questa decisione di aumentare le restrizioni per un comune a noi vicino è condiviso. La disponibilità ad aiutare ove possibile i colleghi dell’amministrazione comunale è massima”.

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