mercoledì 15 ottobre 2014

Intervista ad Antonio Cantaro

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Intervista ad Antonio CantaroIngoccupati.com ha trattato da sempre servizi web e applicazioni gratuite, in quest’ottica abbiamo realizzato un’intervista ad Antonio Cantaro promotore, da anni, della diffusione dell’open source in scuole e uffici pubblici.
Intervista ad Antonio Cantaro
Antonio Cantaro, formatosi scientificamente con il conseguimento della laurea in Ingegneria Civile Edile presso l’università “La Sapienza” di Roma , insegna da circa 20 anni topografia all’istituto di istruzione secondaria statale Ettore Majorana.
E’ proprio il portale dell’istituto la vetrina per i suoi scritti e per le guide volte alla diffusione del software libero tramite le sue 60.000 visite giornaliere.

Intervista ad Antonio Cantaro

Ingoccupati: Benvenuto Antonio, puoi spiegare, a chi non ti conosce, chi sei e quali sono gli obbiettivi del portale che gestisci?
A.C.: Sono semplicemente un appassionato d’informatica che ha un semplice motto: “Informatica: libero bene dell’umanità “. L’obiettivo fondamentale del portale che gestisco è uno, ossia, diffondere la conoscenza dell’informatica di base in modo semplice, diretta e comprensibile a tutti. In pratica l’alfabetizzazione informatica, un pochino come faceva una famosa trasmissione del passato per l’analfabetismo: “non è mai troppo tardi”.

Ingoccupati: Sei un paladino dell’open source, spiegaci per te cosa significa e perchè lo ritieni preferibile al software commerciale?
A.C.: Mi occupo di Software Libero, Open Source e software gratuito (anche se proprietario). In particolare occuparsi di Software Libero significa avere delle libertà che il software commerciale non potrà mai ottenere (modificare, redistribuire, ecc…). Da non sottovalutare il fatto che il Software Libero è quasi sempre gratuito e questo è il primo vero impatto con gli utenti meno esperti. Ecco, in pochi secondi, come vedo il Software libero e quello commerciale:
Ingoccupati: Parliamo del portale istitutomajorana.it, come è nato e quali sono i suoi obbiettivi nel medio e lungo termine?
A.C.: Il portale è nato per diffondere meglio e su un territorio più ampio (rete) le mie conoscenze d’informatica e quelle sul software applicativo. Mi ero reso conto che erano molti a saperne d’informatica, ma solo pochi riuscivano a trasmettere le loro conoscenze in modo diretto e facilmente comprensibile a tutti. Essere capaci di ben trasmettere il sapere è quasi un dono di natura che non tutti hanno. A me riesce bene ed in modo intuitivo, quindi senza sforzi. Questa la molla che fece scattare l’idea di realizzare un sito d’informatica. Gli obiettivi, nel medio e lungo termine, sono sempre gli stessi, ossia quelli iniziali: diffondere con semplicità l’informatica di base ed il software libero.
Ingoccupati: In ottica SEO sono state adottate delle soluzioni particolare per la gestione delle pagine del portale?
A.C.: Il portale è realizzato a misura d’utente e del SEO (Search Engine Optimization = ottimizzazioni per i motori di ricerca), in verità m’interessa non molto. Non essendo un sito commerciale, non debbo battagliare per avere una certa visibilità. Avere una grafica dignitosa, una buona organizzazione nell’archiviazione degli articoli e soprattutto contenuti originali e scritti per essere capiti non da ingegneri informatici ma dagli utenti, che spesso sono alle prime armi, sono le vere tecniche utilizzate che, per alcuni aspetti, sono anche in linea, seppure non in modo voluto e/o ricercato, col SEO. Tanto, di fatto ha portato ad un posizionamento di tutto rispetto nei motori di ricerca e in Google particolarmente.
Ingoccupati: Cosa si nasconde sotto il cofano di istitutomaiorana.it ? Quali sono le tecnologie (CMS, Plugins, etc) utilizzate?
A.C.: Il portale è realizzato con Joomla (software Libero) mentre il nostro sito è relizzato con MyBB (sempre software libero). Alcuni plugin permettono una migliore e più semplice utilizzazione sia del portale che del sito. Ma il migliore Plugin che utilizza il nostro forum si chiama: “gentilezza, chiarezza, pazienza”. Queste le caratteristiche di umanità che presenta il nostro ottimo Team del forum (oggi siamo in 23), tutta gente in gamba e soprattutto rispettosa degli altri. Credetemi non esistono programmi e plugin più potenti ed efficaci.
Ingoccupati: Puoi raccontarci un aneddoto curioso o divertente che ti è capitato durante l’attività di divulgazione della cultura open?
A.C.: Diversi anni addietro, quando installai Linux-Ubuntu nel computer della sala docenti, alcuni colleghi si lamentarono, col dirigente scolastico, dicendo di essere troppo abituati a Windows e ad Office. L’indomani, quando i docenti accesero il computer, nello schermo compariva una bella scritta in caratteri cubitali e colori sgargianti, che recitava:
 “..NON PUOI FARE A MENO DI WINDOWS ED OFFICE?…ALLORA COMPRATELI !!!
CON META’ STIPENDIO, FORSE, RISOLVI…”
Da qual momento non ho più sentito lamentele ed oggi tutti usano Ubuntu senza problema di sorta .
Ingoccupati: Il mondo Apple è l’antitesi del mondo open source, quale è la tua opinione a riguardo?
A.C.: Apple è sicuramente un mondo chiuso ed ermetico, anche, se poi, l’origine è in comune con Linux. Hanno, sicuramente, ben amalgamato software ed hardware ma hanno costretto gli utenti alla mancanza assoluta di libertà: puoi utilizzare solo quello che dicono loro. Di certo le macchine funzionano bene (insieme dell’hardware e del software), ma hanno distrutto la libertà di scelta dell’utente. Poi, ormai, è diventata una moda ed i prezzi sono spropositati, ossia rapporto prezzo/qualità troppo alto.
Ingoccupati: Quali sono i software che consiglieresti a chi volesse avvicinarsi al mondo dell’open source?
A.C.: Per avvicinare un utente al mondo dell’Open Source non bisogna essere GNU-lebani. Mai pretendere di buttarli a capofitto nel mondo GNU-Linux. Sarebbe bene iniziare con software che magari già conoscono o che sicuramente è facilmente utilizzabile, ad esempio: Firefox, OpenOffice o LibreOffice e poi, a poco a poco, alzare il tiro: Gimp, Linux, ecc.. A tal proposito consiglio la lettura di una mia guida: Guida al software libero aziende e privati
Ingoccupati: Per molti programmi commerciali esiste un software libero con funzionalità simili, esiste un campo in cui il mondo open source non è competitivo?
A.C.: Direi che per i programmi maggiormente usati dall’utente medio non si riscontrano problemi. Altro discorso va fatto per il software specialistico e/o professionale. Ad esempio nel campo del video editing avanzato, di post produzione, ingegneristico (strutturale), CAD, ecc…, allora la qualità raggiunta dal software libero non è rapportabile a quella del software commerciale. Ma la cosa è anche ovvia, si tratta di settori di nicchia e di software che costa un occhio della testa. Facendo un paragone, dico che per la Formula 1, il software libero non ha la competitività del software commerciale, mentre per le autovetture comuni, non vi sono problemi.
Ingoccupati: Come procede la diffusione del software gratuito negli ambienti della pubblica amministrazione? Puoi raccontarci qualche tua esperienza a riguardo?
A.C.: Direi che comincio a stufarmi dei politici, degli amministratori e dei dirigenti scolastici in genere. Non vale per tutti, ma per molti. Ignoranza informatica, disinformazione, arroganza la fanno da padrone. Ma non è tutto, pare che in Italia (la cronaca parla chiaro), per diversi politici, amministratori, dirigenti, ecc…, una cosa è proporre loro un risparmio di milioni di euro (software libero), altra cosa è proporre loro contratti da milioni di euro (software commerciale) … La cosa vale anche quando si vuol fare un favore ad un amico o per regalini di poco conto.
Ingoccupati: Hai avuto esperienze negative in cui hai trovato avversione verso l’informatica libera? Raccontaci
A.C.: Ad oggi, non ho incontrato nessuno che avesse avversione verso il software libero, semmai, disinteresse, cattiva volontà di cambiare, inerzia nell’uso di quanto già si conosce e quindi rifiuto del nuovo: “… ma chi me lo fa fare di imparare il funzionamento di un nuovo programma … ? Magari chiedo all’ufficio di comprare la nuova versione di Office, anche se costa un mare di soldi. Perché sforzarmi a utilizzare LibreOffice che non ho mai usato?…”
Ingoccupati: Cosa ne pensano i tuoi studenti di te come insegnante e come divulgatore?
A.C.:   Come detto in precedenza, trasmettere le conoscenze e quindi insegnare, è quasi un dono di natura. Con i ragazzi mi trovo bene e credo anche loro, con me (bisognerebbe chiderlo a loro). In ogni caso tornando al software libero, posso dire che i giovani sono più aperti alle novità e si sono buttati, letteralmente, a capofitto nell’utilizzazione di Linux. Purtroppo sono proprio i docenti che resistono maggiormente alle nuove esperienze. Ma pian pianino, anche loro cominciano a convertirsi, se non altro perché i fondi scolastici si assottigliano sempre più.
Ingoccupati: Parlaci di come e dove ti vedi tra 10 anni.
A.C.: Questa è facile: mi vedo proprio come ora, davanti ad un computer, più invecchiato ma con lo stesso impegno e la stessa passione.
Ingoccupati: Quale è la domanda che non ti abbiamo fatto, e, ovviamente, quale la risposta?
Questa la domanda: Nella tua scuola hai creato un’aula d’informatica con Linux, inoltre per molti anni avete organizzato il LinuxDay, penso che continuerai a percorrere questa strada già ben tracciata.
A.C.: No, penso proprio che cambierò strada. La scuola è un ambiente particolare, basta che cambia un preside (dirigente scolastico) o un segretario (direttore amministrativo) ed ecco che il lavoro di anni può andarsi a fare benedire nel volgere di pochi minuti. Incompetenza in materia? Non comprensione della materia? Invidia? Burocrazia esasperata ed a convenienza? Altro? Non saprei, magari uno più o tutti i motivi sono buoni. Di certo ti fanno stufare di brutto. Allora, senza entrare nei dettagli, mi chiedo: ma vale la pena lavorare 15 ore al giorno per portare avanti un progetto, quando poi, arriva uno e con uno schioccar di dita manda tutto a rotoli? Credo proprio di no. Di certo, continuerò la mia strada ma senza più avere a che fare con l’ambiente scolastico, meglio, con la parte ufficiale della scuola. Sicuramente continuerò a dare agli alunni quanto ho dato fino ad ora, ma non sotto la bandiera dell’Istituto Majorana. Questo, ovviamente, nulla toglie al mio lavoro che, con vero piacere e passione svolgo nel WEB e che continuerò a svolgere.
Ingoccupati: Cosa ne pensi di Ingoccupati.com e di questa intervista?
A.C.: Ho fatto un bel giro nel portale Ingoccupati.com e debbo dire che l’ho trovato gradevole e ben strutturato. La freschezza dell’idea, trovo che sia, quella di trattare i diversi argomenti sotto forma d’intervista. In pratica, quasi assistendo ad una chiacchierata tra amici, di fatto ci si trova immersi nelle problematiche trattate. Complimenti!
Grazie mille al professor Antonio Cantaro per averci aperto gli occhi sulle problematiche relative alla diffusione del software libero.

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