«Da un punto di vista qualitativo, è molto più grave l’aborto dell’abuso su un bambino da parte di un sacerdote».
Già,
perché quando viene perpetrato un atto di pedofilia, è il «futuro del
bambino a morire», mentre l’aborto è «un assassinio». È questa la
sentenza di un arcivescovo messicano, mons. Fabio Martinez Castilla,
dell’arcidiocesi di Tuxtla nella regione del Chiapas, che durante la
messa nella cattedrale metropolitana di San Marcos, ha fatto sobbalzare
sulla sedia diversi fedeli. Certo, ha poi aggiunto, «anche se
l’aborto è molto più grave, quantitativamente le due cose arrecano un
danno enorme e meritano di essere punite».E comunque, se i preti pedofili non devono essere coperti ma incarcerati e banditi dalla Chiesa, è altrettanto vero che essi, ha detto, non devono essere presi di mira a causa degli abusi sessuali che hanno macchiato la Chiesa cattolica, ma che anche «insegnanti, politici, dottori e chiunque agisca contro il bene e la libertà di un bambino dev’essere punito».
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