Un cablo di WikiLeaks rivela che tra gli sponsor più accesi dei nuovi aerei da guerra c'è Marco Minniti, senatore dalemiano, attuale sottosegretario con delega ai servizi segreti.
lespresso di Stefania Maurizi
Marco Minniti? Il sottosegretario del governo con delega
ai Servizi segreti è l'unico esponente del centrosinistra che esce dai
cablo di WikiLeaks come fortissimamente interessato alla collaborazione
con gli Usa. A rivelarlo è un file riservato del marzo 2006. Prodi
e il centrosinistra stanno per tornare al governo e la diplomazia di
via Veneto è preoccupata per le sorti della Nato, per le truppe in
Afghanistan e per l'affare miliardario dei caccia F35. A rassicurarli è
Minniti. Figlio di un pilota dell'aeronautica militare, li accoglie in
un ufficio «pieno di modelli di aerei e cimeli Nato, che, come ha
ammesso, tengono alla larga alcuni dei suoi colleghi "colombe"». Agli
americani che con l'arrivo di Prodi temono un ricollocamento
dell'Italia nell'orbita dell'Europa, anziché migliore alleata
dell'America come ha voluto Berlusconi, Minniti fa sapere che la stretta
relazione che il Cavaliere ha costruito con gli Usa «è un asset che non
andrebbe buttato via». Ampie rassicurazioni anche su Afghanistan e F35
di cui «aveva firmato personalmente l'accordo che impegna l'Italia». Per
i diplomatici Usa, Minniti è un nostalgico dei bei tempi in cui
coordinava l'impegno militare nei Balcani, ma un nostalgico utile in un
centrosinistra «che ha persone come Minniti con cui noi possiamo
lavorare».
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