Migliaia di persone sono tornate a manifestare a piazza Taksim, a Istanbul, in ricordo delle quattro persone che hanno perso la vita durante le ultime settimane di proteste che hanno attraversato il Paese. Tra loro tre dimostranti e un poliziotto. Sale la tensione. Le immagini trasmesse dai canali internazionali mostrano gli agenti anti-sommossa, con gli scudi alzati, che avanzano verso i dimostranti che continuano a gridare slogan contro il governo di Erdogan, chiedendo il rilascio dei manifestanti arrestati nelle scorse settimana.
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Imponente il dispositivo di sicurezza. La polizia, che impedisce
l'accesso a Gezi Park, ha chiesto ai manifestanti di lasciare la piazza.
E sono scattati gli scontri.
Tra la folla qualcuno cantava "Tayyip dittatore!" con un evidente riferimento al premier turco Recep Tayyip Erdogan.
A Istanbul, mentre la polizia usa gli
idranti per allontanare i manifestanti da Piazza Taksim, nelle strade
del centro è iniziato un 'concerto' di protesta di migliaia di pentole e
clacson contro il governo del premier Recep Tayyip Erdogan. Clacson e
caceroladas sono in azione anche nella capitale, Ankara.
Nuova ondata di arrestiSono almeno 23 le persone fermate e accusate di manifestare a favore di gruppi di estrema sinistra "terroristi".
Il ministro degli Interni Muammer Guler
ha spiegato che l'operazione è stata organizzata più di un anno prima
dal gruppo appunto 'terrorista' Mlkp, movimento di estrema sinistra.
Nella notte ad Ankara si sono registrati ancora scontri con le forze
antisommossa che hanno disperso numerosi manifestanti usando gas
lacrimogeni e idranti.
Ieri a Istanbul erano stati fermante
altre 18 persone del partito socialista Esp, accusati anche loro di
"appartenere a un'organizzazione terroristica" e di "distruggere la
proprietà pubblica".
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