Sgravi solo per le nuove assunzioni stabili ma gli strumenti che saranno messi in campo nel complesso non saranno solo per i giovani: nel pacchetto lavoro che sta mettendo a punto il ministro Giovannini e che dovrebbe essere esaminato mercoledì dal Consiglio dei ministri dovrebbero essere fissati paletti molto rigidi per gli incentivi escludendo sia le ''trasformazioni'' ovvero le stabilizzazioni di contratti precari sia le nuove assunzioni con contratti a termine.
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La stretta è necessaria per
cercare di ampliare la base occupazionale a fronte di risorse molto
limitate (i 232 milioni destinati agli incentivi dal Governo Monti hanno
prodotto poco più di 24.000 contratti, per il 93% trasformazioni di
rapporti di lavoro precari in stabili e quindi con un aumento limitato
dell'occupazione totale). Non solo fondi europeiGiovannini oggi ha assicurato che non saranno utilizzati solo i fondi europei (è disponibile circa un miliardo ma andrebbe destinato solo alle aree svantaggiate come previsto dalla normativa Ue) ma anche ''ulteriori fondi''.
Secondo quanto spiegano tecnici al lavoro sul dossier si potrebbe aggiungere un altro miliardo per le altre aree del Paese se si lasciasse scattare a luglio l'aumento dell'Iva. Ma sullo slittamento di almeno tre mesi dell'aumento Iva al 22% (per il costo di un miliardo) c'è una fortissima pressione nella maggioranza quindi è probabile che le risorse ulteriori per il lavoro siano molto limitate. Una parte, delle risorse necessarie, secondo quanto spiegano le stesse fonti, si potrebbe recuperare dall'aumento delle accise e da interventi sulle sigarette elettroniche ma eètutto ancora in discussione.
Strumenti non solo per gli under 30''Stiamo lavorando su questo. Quello che e' importante e' che mettiamo insieme una serie di strumenti che non siano solo orientati ai giovani ma anche a chi ha perso il lavoro, a chi e' inattivo oppure a coloro che usufruiscono di ammortizzatori che costano moltissimo alla collettivita'''. Cosi' il ministro del Lavoro Enrico Giovannini.
Incontro con i sindacati"Non è' stato ancora fissato, ma immagino che ci sarà'". Ha replicato così' il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, ai giornalisti che gli chiedevano se ci sarà un nuovo incontro tra il governo e i sindacati. A margine dell'inaugurazione della mostra "La Rinascita" ad Asti il ministro si è' soffermato sulle critiche rivolte al governo dalla leader della Cgil, Susanna Camusso e ha ironizzato: "Anche lei evidentemente legge i giornali". "Nel senso - ha precisato il ministro - che gli annunci indicano una linea, ma nessuno ha parlato di cifre". Giovannini ha poi ricordato: "Abbiamo avviato coi sindacati un dialogo fruttuoso, li abbiamo incontrati più volte insieme alle categorie professionali e ci siamo scambiati le opinioni. Dopodiche' la prossima settimana il governo farà l'intervento prima del Consiglio europeo".
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