Il futuro dei processori passa dalla scienza che riesce a usare gli atomi per raccogliere e processare informazioni. Dandoci computer immensamente più veloci di quelli basati sui chip con applicazioni, per fare qualche esempio, nella meteorologia.
di MANOLO DE AGOSTINI * repubblica.it
La disciplina del quantum computing darà quindi vita ai computer quantistici, piccolissimi perché un atomo prenderà il posto di tantissimi circuiti, ma allo stesso tempo con una potenza senza eguali. Capaci ad esempio di simulazioni meteorologiche di decine, centinaia o migliaia di anni realizzate in un tempo infinitesimale rispetto a quello necessario oggi.
Lo stesso si può dire per le grandi tematiche moderne, come la simulazione di nuovi materiali con proprietà superiori a quelle attuali, alla ricerca di nuovi pozzi petroliferi e tanto altro, tra cui previsioni borsistiche. Tutto questo è possibile perché un'informazione in un computer quantistico può essere qualsiasi cosa e nello stesso momento. I dati passano da un punto all'altro del chip con una rapidità tale che si potrebbe parlare di vero e proprio teletrasporto.
Insomma, il quantum computing è sia il Santo Graal del calcolo scientifico ma anche un'innovazione senza precedenti che nasconde potenzialità incredibili e preoccupazioni altrettanto alte. Un computer così potente resterà, con tutta probabilità, affare dei governi per tanto tempo. Sia per la protezione delle informazioni, ma appunto anche per arrivare a prendere decisioni sul lungo periodo con dovizia di particolare.
Far cadere in mano di malintenzionati una tecnologia come quella dei computer quantistici potrebbe causare problemi senza precedenti, ma forse è presto per preoccuparsene. In una scala di maturità, lo stato attuale dello sviluppo del quantum computing è quello della divisione cellulare che ha portato all'evoluzione dell'uomo e di tutte le specie. Gli scienziati di tutto il globo stanno quindi creando un brodo primordiale che rivoluzionerà il pianeta. Ancora una volta.
* della redazione di Tom's Hardware
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