Accordo politico in maggioranza: sarà presentato un disegno di legge (e quindi i tempi potrebbero non essere rapidi). Pronto anche un progetto di legge per regolare l'attività delle lobbies. Intanto tutti esultano e si prendono il merito: renziani, Pdl e Scelta Civica. Grillo: "Ennesima presa per il culo".
C’è l’accordo in maggioranza: il finanziamento pubblico ai partiti sarà eliminato. L’annuncio è stato dello stesso presidente del Consiglio Enrico Letta attraverso Twitter: “Nel Cdm di oggi abbiamo trovato l’accordo sull’abrogazione del finanziamento pubblico dei partiti. Ora la Ragioneria deve preparare le norme fiscali del ddl”. Il disegno di legge, che verrà approvato la prossima settimana. Tra le linee guida sulla riforma del finanziamento ai partiti vi sono “la definizione di procedure rigorose in materia di trasparenza di statuti e bilanci dei partiti” e “l’introduzione dei meccanismi di natura fiscale, fondati sulla libera scelta dei contribuenti, a favore dei partiti”.
Una legge, insomma, che cercherà di assicurare anche la trasparenza e la democraticità del funzionamento dei partiti. Presto arriverà anche un ddl del governo per regolare l’attività delle lobbies e “la rappresentanza degli interessi economici”. “La prossima settimana l’impegno di oggi sul finanziamento ai partiti diventerà testo di legge – scrive, pure lui su Twitter, il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello – Sono al lavoro su abolizione finanziamento pubblico partiti, serietà trasparenza senza cedere ad anti-politica e senza sopprimere democrazia”.
Il governo procederà con un disegno di legge, dunque, scelta che fa pensare a tempi non proprio rapidi. Intanto pare partita la gara all’accaparramento del merito per essere arrivati a questa misura. In mattinata era stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi a raccontare di aver parlato “più volte con il presidente del Consiglio, su questi temi il governo procederà spedito. Durante le primarie sembravamo solo noi a dirlo ora vedo condivisione. Si parte dal testo di legge presentato da Dario Nardella, che tra l’altro è stato mio vicesindaco”. Nardella, da par suo, promette che l’abolizione del finanziamento ai partiti avverrà entro l’estate, quindi in due o tre mesi. Esultano i senatori di area “renziana”: “L’abrogazione del rimborso elettorale ai partiti, impensabile solo qualche mese fa, è una grande vittoria politica di Matteo Renzi – dichiarano 11 democratici vicini all’ex Rottamatore – La decisione di Enrico Letta sintonizza finalmente la politica con gli umori del Paese”.
Poi, dopo il consiglio dei ministri, ha parlato il ministro della Difesa Mario Mauro: “Dopo il governo di grande coalizione, passa ancora un cavallo di battaglia di Scelta Civica: l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti in virtù di un disegno di legge proposto dal consiglio dei ministri”. Di seguito il capogruppo del Pdl Renato Brunetta: “Bene il principio. Noi abbiamo unanostra proposta: è uno dei nostri otto disegni di legge. So che in Consiglio dei ministri hanno illustrato delle linee guida ora vediamo il testo”. “L’abrogazione del finanziamento ai partiti – chiarisce Daniele Capezzone – è stato un punto della campagna del Pdl e di Silvio Berlusconi. Bene, quindi, l’annuncio di Enrico Letta. Ora sarebbe saggio avvicinarci al modello americano: trasparenza sulle lobbies, e favor fiscale per le donazioni private”. Stesso concetto espresso da Angelino Alfano.
Ma secondo Beppe Grillo è “l’ennesima presa per il c… pre-elettorale del pdmenoelle”. Una nota ricorda: “Il Movimento 5 Stelle ha rifiutato 42 milioni di euro di finanziamenti semplicemente non richiedendoli, non ci vuole un accordo per farlo, basta la volontà”.
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