Il ministro ha definito l'investimento "necessario per il futuro del Paese, perché non ci sono altre strade disponibili". E, commentando l'ipotesi di togliere i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie come si propone di fare il referendum di Bologna, ha aggiunto: "Sarebbe un disastro".
“Più soldì alla scuola pubblica o me ne vado”. Parola del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, che ha definito l’investimento “necessario per il futuro del Paese, perché non ci sono altre strade disponibili”. E, commentando l’ipotesi di togliere i finanziamenti pubblici alle scuole paritarie come si propone di fare il referendum di Bologna, ha aggiunto ai microfoni di Radio 24: “Sarebbe un disastro”.
Il ministro dell’Istruzione aveva già chiarito su facebook che “l’accordo con le scuole paritarie non è contro la scuola pubblica”, precisando che il dibattito su questo referendum “sembra privilegiare soprattutto le esigenze politiche e i diversi posizionamenti ideologici, piuttosto che gli interessi dei bambini. A volte in queste discussioni la prima impressione è che ci si dimentichi di loro con troppa leggerezza: la sacrosanta battaglia per una scuola pubblica più forte non si può vincere mettendosi contro chi cerca di dare un posto a tutti i bambini”.
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