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Dalle urne emerge "con chiarezza che il bipolarismo c'è, radicato sul Pdl e sul Pd, mentre ogni opzione di terzo polo, centrista o grillino-protestatario,
subisce un poderoso ridimensionamento", è l'analisi, invece, del coordinatore dei dipartimenti del Pdl e presidente della Commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone. "Occorre naturalmente riflettere sulla scarsa affluenza - aggiunge -,
che ha di tutta evidenza condizionato i risultati di questo primo turno".
I risultati
Pisa, Vicenza, Massa, Sondrio e Isernia. Sono i capoluoghi nei quali il centrosinistra ha vinto al primo turno. Negli altri si va al ballottaggio: questi i risultati definitivi delle elezioni comunali che si sono svolte domenica e lunedì.
Dove si è chiusa la partita
A Pisa ha vinto Marco Filippeschi (Pd), col 53,48% dei voti. A Vincenza vince Achille Variati (Pd), col 53,47%, dove la Lega, con la sua candidata Manuela Dal Lago, registra una debacle: 27,38% il candidato, 4,59% il partito. A Massa il nuovo sindaco è Alessandro Volpi (Pd), col 54,17%. A Sondrio vince Alcide Molteni, col 53,68%: in questo caso non un Pd, ma un candidato espresso da una lista civica di centro, 'Sondrio democratica'.
A Isernia ce la fa per un soffio Luigi Brasiello, col 50,54%: anche qui non un candidato espresso dal Pd ma da una lista civica, 'Isernia di tutti'. Vittoria per il centrosinistra anche a Imola (provincia di Bologna), dove il candidato del Pd Daniele Manca quinsta il municipio col 53,66% dei voti. Il Pd, nonostante il caso Montepaschi, va bene anche a Siena, dove il suo candidato, Bruno Valentini, conquista il 39,54% delle preferenze, contro il 23,37% raccolti da Eugenio Neri del centrodestra.
Nei 16 capoluoghi di provincia chiamati alle urne (di cui solo Roma e Ancona, capoluoghi di regione), solo cinque (Vicenza, Sondrio, Massa, Isernia e
Pisa, tutti andati al centrosinistra) hanno chiuso la partita eleggendo al primo turno il sindaco. Gli altri dovranno aspettare il 10 giugno.
Il dato politico
Su tutti, il forte astensionismo, in particolare a Roma, dove la metà degli elettori è rimasta a casa. La corsa al Campidoglio vedrà il testa a testa tra il candidato del Pd,
Ignazio Marino, e il sindaco uscente - nettamente staccato al primo turno - Gianni Alemanno. Male il M5S che a Roma, così come nel resto del paese, ha fallito l'appuntamento non mantenendo il trend di consensi delle politiche di febbraio.
Chi ha persoAi ballottaggi, nei comuni capoluogo, non ci sarà in corsa nessun grillino. Poco brillanti anche i risultati della Lega Nord. A Vicenza Manuela Dal Lago è stata battuta al primo turno da achille variati, mentre a Treviso l'84enne Giancarlo Gentilini ha ottenuto solo 34,9% andando però al ballottaggio. Turno supplementare anche a Barletta, dove l'ex
portavoce di Napolitano, Pasquale Cascella, candidato per la coalizione di centrosinistra, non ce l'ha fatta a vincere al primo turno.
L'imprevisto
A Sulmona (L'Aquila), ballottaggio senza Fulvio Di Benedetto, candidato per una coalizione di liste civiche, improvvisamente morto due settimane fa: fra due settimane correrà il terzo classificato. Il voto per Di Benedetto è interpretato come protesta contro un vuoto legislativo che non ha permesso di rinviare le elezioni come gran parte della città chiedeva.
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