ROMA - Moody's taglia il rating di quattro regioni italiane. L'agenzia internazionale abbassa di un gradino, a "Ba1" da "Baa3", la propria valutazione su Campania, Piemonte e Sicilia. Il rating del Lazio è tagliato invece di due gradini, a "Ba2" da "Baa3". L'outlook è negativo per tutte e quattro le regioni.
messaggero.it «Il downgrade delle quattro regioni italiane riflette i crescenti timori
sulla loro posizione finanziaria. I tagli alle risorse dovuti
all'austerity stanno mettendo sotto pressione i bilanci delle regioni,
traducendosi in una rigidità fiscale. Le pressioni di liquidità in atto
hanno contribuito all'accumulo di debiti commerciali» afferma Moody's,
sottolineando che Piemonte, Campania, Sicilia e Lazio dovranno
probabilmente risanare ulteriormente i propri conti, anche con una
razionalizzazione delle spese e un aumento delle tasse.
«La Campania è esposta a un contesto socio-economico fragile, come
mostra il pil pro capite sotto la media nazionale e gli elevati livelli
di disoccupazione», mette in evidenza Moody's.
Il Lazio è, secondo l'agenzia di rating, la regione che si trova a far fronte ai «maggiori livelli di pressione finanziaria».
Il rating del Piemonte riflette le deboli finanze della regione «confermate dall'ampio squilibrio di bilancio e dal debole profilo di cash flow», osserva Moody's, secondo la quale il Piemonte resta esposto a rischi legali e finanziaria in seguito alla decisione dello scorso anno di cancellare cinque contratti swap su 1,86 miliardi di dollari di debito.
Il taglio del rating della Sicilia conclude la revisione iniziata lo scorso anno e riflette il deterioramento della performance operativa e il deficit di bilancio legati a entrate in stagnazione e un profilo di spesa rigido.
Il Lazio è, secondo l'agenzia di rating, la regione che si trova a far fronte ai «maggiori livelli di pressione finanziaria».
Il rating del Piemonte riflette le deboli finanze della regione «confermate dall'ampio squilibrio di bilancio e dal debole profilo di cash flow», osserva Moody's, secondo la quale il Piemonte resta esposto a rischi legali e finanziaria in seguito alla decisione dello scorso anno di cancellare cinque contratti swap su 1,86 miliardi di dollari di debito.
Il taglio del rating della Sicilia conclude la revisione iniziata lo scorso anno e riflette il deterioramento della performance operativa e il deficit di bilancio legati a entrate in stagnazione e un profilo di spesa rigido.
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