mercoledì 29 maggio 2013

Chiesa: la Apple ruba e Bruxelles tace, tanto paghiamo noi


Pubblicità fantastiche, la faccia di Steve Jobs presentato quasi come un profeta. Ma ora si scopre che la Apple, quella che con gli i-phone ci ha reso tutti felici, ha evaso negli Stati Uniti 44 miliardi di dollari di tasse. Poi è venuta in Europa e ha ottenuto dal governo irlandese di pagare solo il 2% dei suoi profitti, all’Irlanda e quindi in qualche misura anche a noi europei. In Irlanda si paga il 12,5% di tasse, che è sempre la metà di quello che si paga in Francia e in Germania, e molto meno della metà di quello che si paga in Italia. Bene, la Apple paga solo il 2%. E così è riuscita a sfangare altri 12 miliardi di euro di tasse. Ecco, a proposito del Fiscal Compact: ma la Bce dove stava? Perché è bene che si sappia che lo scandalo della Apple non è stato sollevato dagli europei, dalla Banca Centrale Europea o da Bruxelles. Lo scandalo è stato sollevato negli Stati Uniti, che si sono indignati perché la Apple gli ho portato via 44 miliardi di dollari.
Avevamo Cipro, che è stata trasformata in un’offshore dentro l’Europa, e adesso scopriamo che anche l’Irlanda è un offshore. E allora quale disciplina Steve Jobsfiscale si può chiedere a Italia, Grecia, Spagna, quando le corporation americane ricevono questo trattamento – nel silenzio delle autorità europee, che consente alla Apple di portaci via 12 miliardi di euro? Ogni tanto, soprattutto da destra, sentiamo che chiedono che sia definita la responsabilità civile e penale dei magistrati: ma la responsabilità civile e penale di questi farabutti che in questi anni hanno preso decisioni totalmente sbagliate, come ormai riconoscono? Cioè, ormai riconoscono che l’austerità ha tenuto sulla corda e ha messo sul lastrico un intero paese come la Grecia, e sta tenendo in condizioni disperate gran parte di Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda. Tutta questa gente non dovrà pagare mai, per gli errori – che poi non erano errori – che sono statti commessi? Per le azioni criminali commesse ai danni di milioni di persone questi non devono pagare? Hanno soltanto commesso qualche “errore”?

Se c’è una cosa che dobbiamo capire è che dobbiamo togliere il controllo della finanza dalle mani di questi signori, e sottrarlo a questo maggiordomo che si chiama Mario Draghi, che continua a ignorare la realtà. Penso che questo scandalo, che è partito dagli Stati Uniti ad è arrivato fino in casa nostra attraverso Bruxelles e l’Irlanda, ci dica soltanto una cosa: noi abbiamo bisogno di un’altra Costituzione europea, dove a comandare non siano loro ma noi, cioè i popoli che vogliono stare dentro la loro Europa. Forse non ci vorranno stare tutti. Per esempio, gli inglesi non ci vorranno stare. Bene, possiamo fare l’Europa anche senza gli inglesi. Ci stia ci vuole, e No Tavcomunque: siano i popoli a decidere quale tipo di Costituzione vogliamo, per uscire da questa trappola nella quale ci hanno messo.
Più tempo perdiamo e più gli permettiamo di mettere le loro mani nelle nostre tasche. Credo che il tempo sia ormai stretto: siamo a un passo da una decisione di prelievo forzoso, sui conti correnti, dei nostri risparmi – per quelli che riescono ancora ad averli. E siamo a due passi dalla privatizzazione selvaggia delle ricchezze nazionali. Coi soldi virtuali che si stanno creando in tutto il mondo occidentale, verranno qui a comprare le ricchezze nazionali, accusandoci di essere i loro debitori. La Germania prevede il diritto di resistenza contro i poteri che violano le leggi fondamentali dello Stato e i diritti fondamentali dei cittadini. E’ un articolo della Costituzione tedesca. Facciamolo nostro, e non solo in val di Susa, dove già si resiste contro coloro che ci mettono le mani nelle tasche e ci derubano legalmente.
(Giulietto Chiesa, estratti del video-editoriale “I ladri della Apple”, presentato da “Megachip” il 25 maggio 2013).

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