venerdì 3 maggio 2013

Carceri, Italia terza in Ue per sovraffollamento

Fatta 100 la capienza massima, nelle nostre carceri sono reclusi in media 147 detenuti . L'Italia è il terzo paese europeo per sovraffollamento dopo Serbia e Grecia e siamo terzi in classifica anche per numero assoluto di detenuti in attesa di giudizio, dopo Ucraina e Turchia. È quanto emerge da un rapporto del Consiglio d'Europa sulla popolazione carceraria nei 47 Stati membri, fotografata al settembre 2011.

Solo cinque paesi hanno superato la soglia dei 130 detenuti per 100 posti disponibili: Cipro, Ungheria, Italia, Grecia e Serbia. Ma quello del sovraffollamento è un problema che tocca anche altri 19 Stati membri. L'Italia è infine il secondo paese, dopo la Spagna, ad avere in termini assoluti il maggior numero di condannati in via definitiva per reati connessi alla droga: 14.868 su 37.622, cioe' quasi il 40%. La Spagna ne ha 15.551 ma su un totale di quasi 60 mila condannati in via definitiva.

A settembre 2011 nel nostro paese c'erano 35.458 guardie carcerarie per 67.104 detenuti, ossia una ogni 1,9 detenuti. Un rapporto più favorevole di quello che si registrava nello stesso momento in Francia, Germania, Inghilterra e Galles, dove per ogni poliziotto c'erano tra i 2,6 e i 2,8 detenuti, anche se questi Paesi non soffrono del fenomeno del sovraffollamento carcerario come l'Italia. Dal dossier risulta anche che l'Italia nel 2010 ha speso, escludendo le spese mediche, 116,68 euro al giorno per ogni detenuto. La Francia e la Germania, che prendono in considerazione anche le spese mediche, ne hanno spesi rispettivamente 96,12 e 109,38.

Su 67.104 persone detenute in Italia , le donne sono solo 2.887, cioè il 4,3%. Una percentuale che non varia di molto negli altri paesi del Consiglio d'Europa, dove in totale le donne in prigione sono il 5,3%. Secondo Marcelo Aebi, professore di criminologia all'università di Losanna, e autore del rapporto, questa bassa presenza femminile si spiega principalmente col fatto che "le donne compiono meno atti violenti degli uomini".

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